Questa è la storia di una giovane donna che sognava di diventare la nuova Evita Perón e poi si ritrovò a fungere da bastone di vecchiaia per il suo uomo. Unica vera consolazione il barboncino Dudù, tenero quadrupede che ha avuto l’onore di giocare a palla con uno degli uomini più potenti della terra, Vladimir Putin.
La scalata sociale di Francesca Pascale è stata dura, ma ben ripagata. Ha raggiunto il suo obiettivo in tempi record. Sarà ricordata nella “sottostoria” politica del nostro Paese, quale first lady dell’ex Premier Silvio Berlusconi.
Purtroppo nelle vene di questa 29enne di origine napoletana scorre una dose insufficiente di eleganza e sobrietà, qualità basiche auspicabili per ogni donna che voglia ambire al ruolo di consorte di un grande leader politico.
La lucidità con cui ha portato a termine il suo piano potrebbe suggerire una gioventù trascorsa vedendo a ripetizione il film di Alan Parker “Evita”, ottima fonte di ispirazione. Ma il suo personale riadattamento in chiave italica, è molto poco convincente.
Potrebbe invece essere un eccellente esempio di macchietta teatrale, considerando la sua innata, nonché spontanea comicità, che le permette di pronunciare frasi indimenticabili come: “Intorno a casa ho piazzato le mine antiuomo, signore e signorine sono avvertite”, rivolta alle sue avversarie in amore. Neanche un’eroina Harmony è mai arrivata a tanto.
Da Fuorigrotta a Villa S.Martino, la Pascale ha esordito come valletta trash di Telecafone, impegnandosi saldamente nella performance di motivetti quali “Se alzi la gonnella si alza l’auditel”.
Il suo passaggio alla politica attiva, candidandosi alle elezioni provinciali del 2009 in Campania, è scaturito da profonde ragioni sociali: un’ingiustizia subita durante la finale del concorso di bellezza Miss Grand Prix.
Fatto sta che da oltre un anno regna felice in casa Berlusconi, dopo aver sbaragliato con ferocia tutta la concorrenza femminile di aspiranti first lady al fianco di Silvio.
Per cause di forza maggiore, Francesca ha riversato il suo istinto materno sul tenero barboncino Dudù, cagnolino che rischia di togliere a Laika il primato di 4 zampe più famoso al mondo.
Quel batuffolo peloso è riuscito a giocare a palla con Putin, strappandogli perfino un sorriso. Lui, l’uomo di ghiaccio, che difficilmente si smuove davanti ai riflettori, era lì pronto a farsi immortalare dai fotografi del settimanale Chi, insieme al simpatico quadrupede.
Ma attenzione, la storia della Pascale è unica nel suo genere e forse irripetibile. Lei ha forza da vendere per sopportare una triste realtà di fatto: nonostante gli sforzi, quando si fa una ricerca web su di lei, la foto che compare per prima è sempre e comunque quella con il calippo gelato.
Una punizione ingiusta per una donna che ha avuto l’umiltà di modificare e impreziosire il suo look, il suo linguaggio, il suo savoir faire. Insomma, dovrebbe fare appello al Papa anche per questo, non solo per l’ingiusta persecuzione giudiziaria ai danni del suo uomo da parte dei magistrati.
Io voglio ricordarla così. Quando consigliava a Gad Lerner di fare il trapianto di capelli durante una puntata de L’Infedele, quando si lamentava dei fagiolini troppo costosi che entravano nella residenza di Arcore e quando consegnava una banconota da 50 euro a una mendicante in pieno centro a Roma.
A cura di Silvia Di Pasquale.

