L’Olanda arriva ai mondiali come vicecampione in carica ma in quattro anni sono cambiate molte cose. Inghilterra, mix di vecchie glorie e giovani tosti.
INGHILTERRA
Parte sempre con tante aspettative che poi vengono puntualmente deluse e oggi la nazionale Inglese nella griglia di partenza è in seconda o forse terza fila e questo potrebbe essere un vantaggio per la squadra di Roy Hodgson che può giocare senza il peso di essere tra le favorite. Considerando la rosa può ambire ai quarti di finale e poi si sa che l’appetito vien mangiando. La bocca di fuoco sarà senza dubbio Rooney, ma l’elenco dei giocatori importanti e di qualità è lungo. Gerrard e Lampard rappresentano le colonne storiche della nazionale e insieme a Sterling, Milner e Wilshere formano una delle linee mediane più compatte e qualitative dell’intero Mondiale. In porta Hart è incostante e imprevedibile nel rendimento. La difesa farà perno su Cahill, autore di una grande stagione con il Chelsea e sul giovane Smalling. Bene sugli esterni con Baines dell’Everton e Johnson del Liverpool. A far compagnia a Rooney in avanti spazio alla grande rivelazione dell’ultima Premier League Sturridge e al giovane ma già collaudato attaccante dello United Welbeck. Perplessità sulla panchina occupata da mister Roy Hodgson veterano dal curriculum non proprio esaltante nel calcio che conta. La nazionale inglese è inserita nel gruppo D insieme all’Italia, all’Uruguay e alla Costarica e secondo i più accreditati pronostici dovrebbe contendere alla Celeste il secondo posto del girone.
OLANDA


