Muore Indro Montanelli

Il 22 luglio 2001 è morto a Milano Indro Montanelli, storico giornalista del “Corriere della Sera” e fondatore de “Il Giornale”

Indro Montanelli nacque nel 1909 a Fucecchio, in provincia di Firenze. Dopo la maturità classica, sceglie la Facoltà di Giurisprudenza e si laurea a Firenze nel 1930. Due anni dopo, consegue anche la Laurea in Scienze Politiche. In questi anni iniziò la sua carriera di giornalista, collaborando con varie testate tra le quali una parigina in cui si occupava di cronaca nera. Proprio dal “Paris-soir” Montanelli fu mandato come corrispondente prima in Canada e poi a New York, dove ebbe l’opportunità di intervistare Henry Ford. Dopo l’invasione dell’Etiopia da parte dell’Italia, decise di arruolarsi come volontario. Dovette abbandonare il fronte perché fu ferito, ma da questa esperienza nacque un libro-reportage sulla guerra che ottenne critiche positive. Nel 1936 fu l’inviato per “Il Messaggero” durante la guerra civile spagnola. Aiutò gli anarchici spagnoli e per questo fu cancellato dall’albo dei giornalisti dal regime fascista. Dopo questo episodio si trasferì in Estonia dove ricoprì il ruolo di Direttore dell’Istituto italiano di cultura di Tallinn. Alla fine degli anni Trenta iniziò la sua collaborazione con “Il Corriere della Sera” come inviato in Albania e in Germania dove conobbe Hitler. Decise di arruolarsi e partecipare alla Seconda Guerra Mondiale e fu testimone dell’invasione della Polonia, dell’Estonia e del tentativo di invasione della Finlandia da parte dell’URSS. Dopo l’entrata dell’Italia in guerra, fu inviato in Francia e nei Balcani e poi in Grecia e Albania. Dopo l’8 settembre si associò al movimento “Giustizia e Libertà” e nel 1944 fu arrestato insieme alla moglie. Dall’esperienza del carcere nacque il romanzo “Il Generale Della Rovere”. Con l’appoggio del Comitato di Liberazione Nazionale fuggì in Svizzera e rientrò in Italia dopo il 25 aprile 1945 continuando a scrivere per il Corriere fino al 1953, spesso come inviato all’estero. Dietro consiglio di Dino Buzzati accettò di firmare una rubrica di attualità che prese il nome de “La stanza di Montanelli”, ottenendo un grande successo. In questo periodo si dedicò alla storia pubblicando la serie di libri sulla storia dei Romani e poi quella dei Greci. Ormai affermata voce del giornalismo italiano, Montanelli fondò “Il Giornale”. Dopo essere stato direttore de “La Voce”, ritornò a scrivere per il Corriere curando una rubrica in cui si scambiava lettere con i lettori. Morì il 22 luglio 2001 in seguito a una malattia all’età di 92 anni.

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