Si crea, si indossa, si immagina nelle fogge più svariate, in forme artistiche e materiali diversi, un capo d’abbigliamento che è sinonimo di curiosità ma al tempo stesso è funzionale ed estetico.
Il cappello scorre sullo sfondo di grandi eventi storici i cui protagonisti sono sempre accompagnati da un copricapo. Quella del cappello è una vita lunga quanto quella dell’uomo, dalle origini più lontane in Egitto, in Grecia, in Asia 
Un oggetto quasi magico che cela il capo di chi lo indossa e fa sì che il volto muti il proprio aspetto con un gioco di seduzione e provocazione. Mettersi il cappello, togliersi il cappello, cambiare cappello, gesti che si compiono sul palcoscenico quotidiano per assumere ruoli diversi, per cambiare la propria immagine, u
Piaccia o non piaccia, nelle Collezioni Primavera Estate 2015 i cappelli sono una tendenza importante. Pagliette, cappelli a tesa larga, berretti da baseball e boonie hat, tutti rivisitati secondo l’estro e il piacere delle Maison. Si va dalla paglietta, tipico cappello di paglia dalla cupola dritta e piatta, solitamente circondata da un nastro, che piace tanto da farne il più sfizioso dei must-have di stagione, al cappellino da baseball, un evergreen che si è trasformato in oggetto del desiderio. C’è il boonie hat ispirazione Indiana Jones e l’amato cappello a tesa larga. Il cappello torna ad essere strumento di fascino e di eleganza, un insieme di individualitá e personalitá. Magari perché no, che possa di nuovo essere tolto dal capo per rendere omaggio ad una signora che sappia apprezzare questo gesto di antica galanteria. Chapeau!


