Valentino, Mirabilia Mundi

Mirabilia Romae è il nome che la maison Valentino ha dato all’evento di presentazione della collezione haute couture 2015/2016, del nuovo flagship store in piazza di Spagna 38.

In questa occasione i direttori creativi Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli hanno rivelato i luoghi segreti e d’ispirazione per le loro creazioni.

Mirabilia Urbis Romae è un trattatello originariamente scritto in latino, risalente agli anni 1140-1143, tramandato in un’opera della curia romana denominata il Liber Polypticus e composta da Benedetto canonico di san Pietro. I Mirabilia hanno rappresentato una vera e propria intenzione di trasmettere, attraverso descrizioni, commenti, notizie e leggende, il fascino della città eterna; di coinvolgere il visitatore nel racconto di una simbologia della tradizione classica e di quella cristiana.
Una mostra diffusa, organizzata da Filippo Cosmelli, proprio come facevano i Mirabilia del Liber Polypticus, ha guidato gli invitati lungo un percorso di scoperta, all’interno di spazi nascosti e meravigliosi, nei quali gli abiti delle precedenti collezioni dialogano con l’ambiente e si svelano nel loro forte legame con la città. Mirabilia Romae sono stati tre giorni alla scoperta del fascino della città eterna: Villa Medici, la Sagrestia di Sant’Agnese in Agone, L’Accademia Musumeci Greco, La Biblioteca Casanatense, il bagno di Diana a Palazzo Doria Pamphilj, Palazzo Pecci-Blunt, i Depositi del Teatro dell’Opera di Roma, l’atelier di Luigi Ontani, dove Antonio Canova scolpì Amore e Psiche, e la Fondazione De Chirico, ex appartamento privato dell’artista. Mirabilia Romae è stata una dichiarazione d’amore a Roma.

Il culmine, la sfilata, svoltasi in piazza Mignanelli su una struttura ispirata a una passeggiata archeologica e realizzata da Pietro Ruffo; l’omaggio a Roma diventa ancora più intenso, gli abiti richiamano le forme drappeggiate dell’antica Roma, tuniche monospalla, miniabiti da guerriere, sandali legati alla caviglia, la cappa “Colosseo”, rispettano la tradizione del duo creativo nelle silhouette verticali, austere, impreziosite da ricami che testimoniano il lavoro, l’arte di chi sta dietro le quinte; il nero prevale, spesso alleggerito da trasparenze e pizzi delicati, nero dei misteri romani, e dei momenti bui, poi il rosso, naturalmente, e l’oro. La musica è solenne, blocca il tempo e “costringe” lo sguardo a godere della bellezza che gli attraversa davanti, è l’Agnus Dei di Samuel Barber, il sacro, presente in tutta la collezione, nella decorazioni, nelle forme, si rende palese; l’omaggio a Roma si completa.

È sicuramente un’operazione nella quale il marketing gioca un importante ruolo, è lusso esperienziale, segmento dell’industria top di gamma legato alle esperienze uniche che riescono a creare emozioni in un consumatore che si ha sempre maggiore necessità di attirare e coinvolgere a 360 gradi. Ma è anche un’operazione nata da una storia d’amore tra la città e due dei suoi abitanti, i quali non possono ignorare né strappare il profondo legame che hanno con essa. E allora le dichiarano amore e le danno una spinta per risalire. Perché Roma non può permettersi di crollare, porterebbe con sé la storia e la bellezza del mondo. Chissà se questo, allora, non sia l’inizio di una salita.
Una moda che sostiene la storia, l’arte e il territorio, forse anche questa potrebbe definirsi sostenibilità, perché la cultura anche se non strettamente legata alla salute, è di certo un fondamento della vita di ogni essere umano. Sicuramente sostenibile è l’impegno preso dalla maison Valentino nella riduzione di APEO, ftalati e PFC. Secondo la campagna Detox, portata avanti da Greenpeace, infatti, Valentino Fashion Group si è dimostrata leader fra le aziende di moda insieme ad Adidas e al Gruppo Inditex. La campagna Detox è basata su ricerche che hanno permesso di rivelare come le industrie tessili rilascino scarichi pericolosi nei principali fiumi in Cina. Tali impianti riforniscono grandi brand internazionali. La pericolosità degli scarichi delle industrie rappresenta una minaccia per l’ambiente e la salute umana. Alcuni composti chimici alterano il sistema ormonale dell’uomo, altri quello riproduttivo. Molte sostanze sono persistenti nell’ambiente perché non si degradano facilmente e si accumulano negli organismi viventi, fino ad arrivare all’uomo. Per questo Greenpeace ha invitato i brand a diventare leader di un futuro senza sostanze tossiche e di lavorare con i propri fornitori per eliminare i composti pericolosi dalla catena di produzione e dai prodotti in commercio. Valentino ha risposto prontamente e positivamente a tali richieste dimostrando che la propria proiezione al futuro non riguarda solo la forma, e le forme, ma la sostanza, e le sostanze tossiche eliminate dalla filiera produttiva. La vera innovazione, nella moda come in qualsiasi altra cosa consiste nell’impegno e nell’amore. La vera innovazione è crescita, maturità nel voler affrontare il reale senza adagiarsi alla passiva accettazione limitata allo svolgimento del proprio lavoro, impegnandosi, invece, nello scoprire, nel godere e nell’apprezzare la bellezza del mondo e nel volerla accrescere.

a cura di Marta Grasso

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