Il gennaio 1521 papa Leone X scomunica Martin Lutero con la bolla “Decet Romanum Pontificem“: l’accusa è di eresia. Ha così inizio la lunga vita della Riforma protestante
Il frate agostiniano Martin Lutero nacque nel 1483 a Eisleben, in Germania. Il giovane Lutero ebbe un’infanzia difficile: i genitori, Hans e Margaretta, erano molto severi: ogni volta che il ragazzo trasgrediva ai loro ordini, lo picchiavano, spesso, con una frusta. Forse per questo motivo Lutero, crescendo, sviluppò un carattere difficile. Era temuto da molti per il suo rigore morale e i giudizi sferzanti sugli uomini, che era solito esprimere, senza censure.

Dopo un viaggio a Roma, si convinse che il Papa era un uomo corrotto e la città santa “ una nuova Babilonia”. Al suo ritorno scrisse una violenta condanna nei confronti del papato, articolata in novantacinque tesi, come era consuetudine fare all’epoca. Nel 1517 le affisse alla porta della chiesa del castello di Wittenberg, suscitando ammirazione nei suoi seguaci e sgomento misto a paura nella chiesa di Roma.

La predicazione contro la vendita delle indulgenze fu, quindi, il primo atto “riformatore” intrapreso da Lutero. Era convinto che il Paradiso non poteva essere guadagnato a suon di tasse. Riprendendo quanto scritto nella Bibbia amava ripetere: “ Il giusto vivrà mediante la fede ”.
Portando alle estreme conseguenze il suo pensiero, condannò il primato papale e dichiarò che la Sacra Scrittura era l’unica norma di fede. Le sue teorie vennero sviluppate ulteriormente nel “Trattato sulle opere buone”, scritto nel 1520. Due elementi, più di ogni altra cosa, contribuirono al rapido successo dei principi riformatori di Lutero: l’interesse generale che suscitava questa disputa, giacché trattava tematiche molto vicine alle esigenze materiali e spirituali della popolazione, e, in secondo luogo, la stampa a caratteri mobili, che consentì la stesura e la diffusione in migliaia di copie delle tesi luterane e dei successivi scritti, e permise la lettura delle Sacre Scritture tradotte in tedesco, traduzione curata appunto dallo stesso Lutero.

Il 3 gennaio 1521, l’anno dopo, Martin Lutero venne scomunicato, con la bolla “Decet Romanum Pontificem”. I seguaci di Lutero all’Università di Erfurst risposero strappando la bolla papale. Era imminente anche la condanna dei tribunali dell’inquisizione, che giudicandolo lo avrebbero visto colpevole di eresia. A salvarlo da tale destino fu il principe Federico di Sassonia, grazie alla cui protezione poté continuare a predicare e a tradurre in tedesco il Nuovo Testamento. Nel 1534 completerà la traduzione dell’intera Bibbia.
Nacque così la Riforma protestante che, oltre al significato religioso, ebbe anche importanti riflessi politici. I principi tedeschi, infatti, stanchi di soggiacere alle pesantissime pretese economiche di Roma, decisero di prendere la palla al balzo e di non pagare più le tasse alla Curia romana.

