Luci fantasmagoriche che catturano e lasciano il segno all’istante. Spariscono per riapparire poco dopo. Questa è Broadway, dove crederci e esserci diventano le facce della stessa medaglia.

Shakespeare diceva, “Tutto il mondo è un teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori: essi hanno le loro uscite e le loro entrate; e una stessa persona, nella sua vita, rappresenta diverse parti”.

Una larga via, frenetica, dove ci si immerge e sommerge. Ci crediamo perché lo vediamo. Questo è il messaggio che si vuole trasmettere alla massa. Broadway, con le sue sfavillanti luci, è già di per sé un mondo che orienta lo, e allo spettacolo. Ovviamente lo spettacolo ha valore se c’è qualcuno che guarda, passivamente o no, quello che accade. Può diventarne parte e lasciarsi trascinare dai suoi stessi sogni, che vengono resi veri…manifestati!. Un mondo a sé, dentro la Grande Mela, popolato per lo più da teatri. E’ il sogno massimo per chi si occupa di spettacolo a New York e che vuole ottenere successo: molta più gloria dei 15 minuti profetizzati da Andy Warhol.

Accettiamo di vedere dare “scoiattoli alle noci” (il detto più volte ripetuto nel film di Peter Bogdanovich Tutto può accadere a Broadway), dal momento che è l’insolito che più stupisce e diverte la gente, continuamente immersa nella monotonia frenetica della città.

Qui lo spettacolo oscilla tra gli interni e gli esterni di Broadway (che diventa una sorta di teatro), dove i personaggi (coppie che si alternano continuamente) “recitano” le parti che la situazione offre loro. La confusione regna, nella commedia messa in scena da Bogdanovich, grazie alla storia e alla comicità degli attori tra i quali Owen Wilson e Jennifer Aniston.

Hotel, bar, strade, ristoranti e negozi, e un teatro, diventano i luoghi dove avvengono svelamenti e travestimenti ai danni di qualcuno e a vantaggio di altri. Viene da chiedersi se lo spettacolo sia il solito evento programmato per il quale il pubblico si è radunato in un luogo apposito, o se sia la vita, sotto una particolare luce, ad attrarre.

Percorrere questo quartiere significa vivere e respirare le atmosfere dello spettacolo, con tutto ciò che ne consegue. Significa diventare, per un certo tempo, parte di ciò che ci circonda. Pura illusione ma è bello crederci, per tornare alla quotidianità dopo la catarsi.

A cura di Lorenzo Polenta.