Il diario della ย missione in Polonia di due eurodeputati italiani, Carlo Fidanza (tifoso interista) e Marco Scurria (tifoso romanista) per la vicenda dei tifosi laziali.
Ecco il racconto di Carlo Fidanza e Marco Scurria:
Lโoperazione โPoloniaย #senzapauraโ nasce martedรฌ allโora di pranzo.
Il governo riferisce alla Camera sulla vicenda dei tifosi laziali detenuti in Polonia. Eโ stata una richiesta di Fratelli dโItalia, anche stavolta il governo non ha brillato per interventismo.
Giorgia Meloni inchioda lโEsecutivo alle sue responsabilitร e ricorda come sia ormai diventato consuetudine, ad ogni latitudine, calpestare i diritti dei cittadini italiani.
Ricorda lโassurditaโ di 150 arresti per presunti scontri che non hanno visto neโ feriti neโ danni. Ricorda i soprusi e le privazioni che gli arrestati hanno raccontato di aver subito durante il fermo presso i commissariati di Varsavia.
Ne nasce un concitato giro di telefonate.
Abbiamo deciso, si parte.
Il tempo di avvisare lโAmbasciata italiana a Varsavia e richiedere di avviare le pratiche per poter visitare i ragazzi in carcere domattina.
Uno da Bruxelles e lโaltro da Milano, atterriamo a Varsavia intorno alle 21,30.
Il tempo di prelevare qualche zloty per il taxi e passare in albergo a lasciare le valigie e raggiungiamo lโambasciata, dove ci attendono i parenti dei ragazzi con lโavvocato che li sta assistendo.
I piรน giovani sapevano del nostro arrivo, quelli della Nord dellโInter li avevano avvisati.
Ci presentiamo e veniamo accolti da un applausoโฆ avevano appena finito di vedere lโintervento di Giorgia su youtube e ci dicono โgrazie, voi di Fratelli dโItalia siete stati gli unici..โ.
Passiamo con loro unโora in cui raccogliamo tutti gli elementi giuridici e non solo.. incazzature, recriminazioni, angoscia per le condizioni dei ragazzi in carcere, speranze.
Si sono sentiti per troppi giorni abbandonati, soltanto nelle ultime ore hanno potuto visitare in carcere i loro ragazzi, vorrebbero portarli a casa prima possibile ma hanno sete di giustizia.
Poco dopo saliamo dallโAmbasciatore.
Con lui facciamo il punto su tutti i canali diplomatici aperti e sulle pressioni che ancora si possono effettuare.
Abbiamo giaโ presentato unโinterrogazione parlamentare europea per fare luce su abusi e maltrattamenti dei giorni scorsi..ma queste cose hanno tempi lunghi e ora lโurgenza eโ riportarli a casa.
Dieci di loro hanno subito una condanna per direttissima. Sono accusati di aggressione a pubblico ufficiale sulla base di testimonianze degli agenti di polizia e di misteriosi filmati che nessuno ha mai potuto visionare. Nel loro caso, verrร presentata istanza di scarcerazione su cauzione e il tribunale del riesame si dovrร esprimere entro 7-10 giorni.
Gli altri dodici sono in attesa di giudizio, accusati nientepopodimenoche di โadunata sediziosaโ. Oggi gli eโ stato prospettato un patteggiamento con versamento di 450 euro, condanna a 2 anni con condizionale, Daspo europeo di 2 anni.
Il bello eโ che nessuno sa in cosa sia effettivamente consistito questo reato e che gli avvocati non hanno ancora potuto visionare i fascicoli.
Domattina andremo a trovarli in carcere. Avremmo voluto incontrarli tutti ma siamo stati autorizzati soltanto per due a testa.
Rimane il tempo per qualche ipotesi.. cโรจ chi ci racconta di unaย manifestazione politica del 21 novembre scorso finita male e della partita con la Lazio come lโoccasione migliore per dimostrare allโopinione pubblica locale che la polizia polacca avrebbe saputo ancora usare il pugno di ferro.
Le tensioni dellโandata, quando i tifosi del Legia avevano messo a ferro e fuoco il centro di Roma tentando lโassalto al Colosseo e allโAltare della Patria, giustificavano i timori delle autoritร .
Ora siamo qui, i parenti si aspettano dalla politica e dalle istituzioni un sussulto di dignitร . Reclamano a gran voce lโinnocenza dei loro ragazzi.
Giovedรฌ Letta saraโ qui a Varsavia per un vertice, tutti si aspettano che faccia forti pressioni sui polacchi e, se possibile, incontri i parenti dei ragazzi.
Lโimpressione di essere davanti ad un sopruso e a provvedimenti davvero fuori misura eโ lampante.
Quello che si puรฒ fare ora eโ far sentire loro che non sono soli (e, nel nostro piccolo, siamo qui apposta) e agire per via diplomatica per accorciare il piรน possibile i tempi della giustizia.
Poi qualcuno dovrร pagare per questa follia, ma di questo ciย occuperemo quando tutti saranno a casa.