Un viaggio in Polonia – secondo giorno –

Il diario del secondo giorno in Polonia dei due eurodeputati italiani, Carlo Fidanza ย e Marco Scurria per la vicenda dei tifosi laziali.

Sveglia presto, colazione. Alle 10,30 ci attende lโ€™Ambasciatore italiano. Siamo in attesa del timbro per poter entrare in carcere.
In ambasciata ritroviamo molti dei parenti dei ragazzi che avevamo lasciato solo qualche ora prima. Un giornalista della Rai li intervista.. dare risonanza a quello che sta avvenendo qui รจ importante. รˆ anche per questo che i nostri cellulari cominciano a suonare a ritmi forsennati.. Cโ€™รจ fame di sapere cosa sta succedendo, anche fuori dai canali della diplomazia e delle ricostruzioni โ€œufficialiโ€.
Giorgia Meloni ci chiama per sapere come va, concordiamo con lei che di lรฌ a poco avrebbe chiamato Letta per chiedergli di incontrare i familiari domani. Mettiamo loro a disposizione il nostro ufficio stampa per richiedere un incontro ufficiale.
Prendiamo un taxi e dopo un tragitto di 40 minuti raggiungiamo Balolieka, che durante il regime comunista veniva considerato โ€œil carcere dei dissidentiโ€.
Da qui passarono tanti protagonisti di Solidarnosc e della dissidenza anti-sovietica. Qui stanno oggi i nostri ragazzi.
La concomitanza del vertice italo-polacco di domani qui a Varsavia e la scarsitร  numerica del personale diplomatico fa sรฌ che siamo soli, senza interprete nรฉ personale diplomatico al seguito.
Ci avventuriamo in improbabili comunicazioni con le guardie allโ€™ingresso fino a quando uno pseudo-responsabile accenna qualche parola in inglese.
Ci aspettavano ma ci fanno rifare la trafila praticamente daccapo. Dopo lunga attesa ci spostano verso unโ€™ala del carcere con delle salette utilizzate per i colloqui con i detenuti.
Siamo in una palazzina verde relativamente nuova ma giusto di fronte a noi le palazzine grigie raccontano di un carcere tardo-sovietico piuttosto fatiscente.
Una secondina che parla inglese fa da tramite tra noi e i vari responsabili.
Finalmente ci portano alcuni dei ragazzi detenuti. Siamo stati autorizzati per vederne due a testa, tra quelli in attesa di giudizio.
Quelli giร  condannati per direttissima invece non possiamo incontrarli, lโ€™autorizzazione avrebbe richiesto troppo tempo.
Stanno complessivamente bene, per quanto si possa stare bene in una prigione, ma stanno certamente meglio dei primissimi giorni quando nei diversi commissariati in cui erano detenuti sono stati sottoposti a trattamenti indegni di un Paese civile. Due giorni e passa in manette, senza acqua, con scarsissimo cibo, senza avvocato e senza possibilitร  di contattare nessuno fuori. Ora va meglio ma ciรฒ nonostante sono molto preoccupati.
Hanno poche notizie dallโ€™esterno, non tutti hanno i genitori qui a Varsavia. Cโ€™รจ chi li ha molto anziani o non in condizione, fisica o economica, di potersi muovere.
Fino a ieri non era consentito ai parenti visitarli, da oggi finalmente รจ stato possibile.
Sono generalmente in cella con altri italiani ma nelle ultime ore sono stati smistati e non รจ raro che abbiano in cella anche polacchi, ma non esclusivamente polacchi.
Di questo, della durata dellโ€™ora dโ€™aria (piรน tendente alla mezzโ€™ora che allโ€™ora) e di altre questioni di vivibilitร  parleremo di lรฌ a poco con il Direttore del carcere, ottenendo garanzie che speriamo verranno mantenute.
Alcuni dei ragazzi sono caduti dal pero quando ci hanno visto, altri sapevano che saremmo arrivati, uno aveva preparato un biglietto che recapiteremo alla sua compagna.
Li rincuoriamo, gli facciamo capire che non sono soli e che cโ€™รจ un mondo lร  fuori che si sta preoccupando di loro, anche se qualcuno tardivamente come il nostro governo.
Parlando con loro rimettiamo insieme frammenti di quanto avvenutoย giovedรฌ pomeriggio: i tifosi laziali in corteo dal centro verso lo stadio, alcuni di loro (tutti dicono pochissimi) che lanciano oggetti contro gli agenti, la polizia che carica, tutti cominciano a correre e si ritrovano in una strada chiusa con gli agenti che a quel punto arrestano tutti.. i pochi probabilmente colpevoli e la massa di gente che si รจ trovata lรฌ praticamente per caso e senza aver fatto nulla. Avendo qualche dimestichezza con le cose di stadio e di piazza non stentiamo a crederlo.
Da lรฌ inizia il calvario che abbiamo ricostruito.
Uscendo dal carcere incontriamo la fila dei parenti che entrano a visitarli.. Stremati, preoccupati ma in fondo felici di poter finalmente vedere i loro ragazzi.
Ci ringraziano, per noi รจ tempo di ripartire. Saliamo sul taxi verso lโ€™aeroporto, riaccendiamo i cellulari e veniamo subissati di messaggi e chiamate. Alcuni commenti sui social, per fortuna pochi, lasciano interdetti: gente che spara sentenze senza nulla conoscere dei fatti e probabilmente senza aver mai messo piede in uno stadio.
E allora ci tocca chiarirlo ancora una volta.
Noi non siamo venuti qui a sostenere per forza di cose che siano tutti innocenti, ma a dire alcune cose chiare:
– chi ha sbagliato paghi, tenendo conto del fatto che grazie a Dio nessuno si รจ fatto male e che le pene devono essere proporzionate;
– innocenti o colpevoli, hanno diritto alla difesa, a un giusto processo e a condizioni di detenzione civile. Non in quanto ultras ma in quanto persone;
– i diritti degli italiani non si possono calpestare impunemente;
– vanno velocizzati i tempi per definire le posizioni di ognuno dei 22 e arrivare alla scarcerazione rapida e per questo il governo si deve svegliare e deve esercitare il massimo delle pressioni sulle autoritร  polacche;
– non lasceremo cadere quello che รจ accaduto agli altri 130, detenuti senza prove e in condizioni indegne, prima di essere lasciati andare;
– pretendiamo risposte dal governo italiano sulla gestione di questa trasferta che, nonostante fosse considerata a rischio dopo i fatti dellโ€™andata, non ha visto operare sul campo gli agenti italiani che abitualmente seguono le nostre tifoserie in trasferta, proprio per prevenire problemi di questo genere.
Ovunque i diritti degli italiani vengono calpestati Fratelli dโ€™Italia cโ€™รจ.
Carlo Fidanza e Marco Scurria
Eurodeputati Fratelli dโ€™Italia

Tag

Potrebbe interessarti: