Issey Miyake celebra uno dei più grandi graphic designer giapponesi: la sua capsule collection si ispira ai disegni di Ikko Tanaka.
Issey Miyake è una figura poliedrica del mondo della moda: uno stilista, ma anche un designer eccezionale, uno scultore e un pioniere di metodi innovati nella realizzazioni di tecniche sartoriali. Miyake fa parte della triade giapponese che cavalcò e sconvolse letteralmente le lineari passerelle parigine con proposte all’avanguardia e molto moderne. Era il 1973 e ad accompagnarlo c’erano i designer Rei Kawakubo, inventore del marchio Commes des Garcons, e Yohji Yamamoto.
Issey Miyake ha una cura per i tessuti che deriva dalla sua tradizione orientale, ma sfrutta l’immagine della donna occidentale che sempre più si presta a tagli e modelli arditi, dalle linee geometriche inusuali. Egli è stato inventore di una nuova tecnica di plissettatura della stoffa: il suo metodo non prevede di realizzare le pieghe prima sul tessuto “madre”, ma si agisce sulla memoria del tessuto, questo significa che viene tagliato e cucito e poi vengono fatte delle pieghe. In questo modo si dà vita ad una stoffa che non si sgualcisce mai e le cui pieghe possono andare anche in diverse direzioni. Tutto questo succedeva negli anni ’90.
Negli anni 2000 Issey Miyake introduce un’ulteriore novità con il brand A-Poc, acronimo per “A Piece of Cloth”, che si riferisce a una tecnologia computerizzata che realizza gli abiti da un singolo rullo di tessuto. Non è fantascienza, è semplicemente modernità.
Il genio stilistico di Miyake non poteva che incontrare l’amore per le immagine e la grafica di Ikko Tanaka. Le strade dei due si erano già incontrate negli anni ’60 e hanno sempre mantenuto un grande rispetto e ammirazione, ognuno per il lavoro dell’altro. Il costante esercizio di una vita esteticamente concepita, sia nel rapporto con la natura sia nell’intendimento delle opere, come anche nella pratica delle relazioni umane che si fanno rito, contribuirono alla formazione del giovane grafico Tanaka e gli fornirono di un filtro imprescindibile di sensibilità estetica e di eleganza che gli hanno consentito di creare uno stile unico, denso di tradizione nazionale, ricco di colore e di luce, ma al tempo stesso immediatamente riconoscibile dal pubblico internazionale. Sono questi gli elementi che lo hanno reso noto nel mondo.
Miyake ha voluto celebrare questa connessione artistica con una capsule collection i cui prodotti presentano le grafiche più belle di Tanaka, riproducendo fedelmente le immagini nei colori e nelle linee. Il tutto evitando la semplice “stampa” su tessuto, ma cercando di riprodurre con effetti tridimensionali i meravigliosi disegni, rendendoli in questo modo indossabili, quasi “vivi”.
Le opere selezionate sono: Nihon Buyo (1981), The 200th anniversary of Sharaku (1995), e Variation of Bold Symbols (1992). In questa prima versione della serie, gli indumenti vogliono rimandare al tema della cerimonia giapponese del the.
E’ evidente quanto Miyake sia fedele e amante delle tradizioni nipponiche, ma al contempo stesso cerchi la via più moderna per attualizzare ogni contesto e per dargli nuova vita. Abiti tridimensionali per celebrare delle grafiche che Tanaka realizzava molto prima dell’era dei computer semplicemente con le sue mani e il suo talento.