Coco Chanel crea il N° 5

Il 7 maggio 1921 Coco Chanel sceglieva, tra 24 campioni, la fragranza che sarebbe divenuta nota come Chanel N° 5.

Innovativo il nome, innovativi gli ingredienti, innovativa la miscela. All’avanguardia anche per quanto riguarda i suoi profumi, Coco Chanel commissionò al chimico Ernest Beaux quello che sarebbe diventato uno dei più celebri profumi della storia, e il più venduto di sempre con più di 80 milioni di flaconi L’aspetto innovativo per l’epoca è che Ernest Beaux miscelò essenze naturali (in particolare di gelsomino e di rosa) con altre sintetiche. Quando Chanel commissionò il profumo aveva 38 anni e decise di allontanarsi dal suo stile e dalle convenzioni dell’epoca preferendo a un’essenza di unico fiore, spesso di rosa o mughetto, come si usava all’epoca, un profumo più elaborato, innovativo. “Non voglio nessun olezzo di rose o mughetto” spiegò Chanel, “voglio un profumo elaborato”. E fu così creata una miscela provocante, basata su muschio e gelsomino, odori che venivano attribuiti a prostitute e cortigiane. Conteneva 80 ingredienti, tra cui un’aldeide, il 2-méthylundécanal4, un composto sintetico con l’odore di arancia, scarsamente utilizzato tra i profumieri. Si suppone che Chanel lo abbia scelto dopo avere annusato la quinta boccetta d’essenza di prova che Beaux aveva preparato tra altre 24. Il profumo ottenne un immediato successo e aprì a Coco Chanel la strada alla produzione industriale di profumeria. Nel 1924 la stilista stipulò un contratto con Pierre Wertheimer, proprietario di Les Parfumeries Bourjois la casa cosmetica più famosa del tempo in Francia), per creare una nuova società, Les Parfums Chanel, cedendo i diritti della produzione del profumo e la sua gestione a livello internazionale in cambio del 10% delle azioni. La confezione era una semplice bottiglia da farmacia trasparente, in vetro pregiato o, per i clienti più importanti, in cristallo, con un’etichetta minimale bianca e nera. Il flacone originale infatti si era rivelato troppo fragile e fu sostituito da uno più squadrato, che negli anni successivi rimase praticamente invariato il flacone di Chanel No. 5. Nel corso degli anni, è diventato un oggetto talmente identificabile che Andy Warhol decise di commemorare il suo stato di icona a metà degli anni ottanta con l’opera pop art intitolata “Ads: Chanel”, una serie di serigrafie ispirate a pubblicità del profumo apparse fra il 1954 e il 1956. La più grande testimonial della fragranza è stata Marilyn Monroe. Rimasta celebre un’intervista nel 1952, in l’attrice dichiarò: « Cosa indosso a letto? Chanel No. 5, ovviamente ».

A distanza di più di 90 anni il carattere innovativo ha contribuito alla creazione di una fragranza iconica che a distanza di più di 90 anni continua a perpetuare ritmi di vendite altissimi; si calcola che se ne venda uno ogni trenta secondi.

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