FAO Model 2015, provare a cambiare il mondo

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Dal 21 al 25 settembre si è svolto FAO Model 2015, una simulazione degli organi FAO con obiettivo l’eliminazione della fame nel mondo.

Dal 21 al 25 settembre, nella Green Room della sede FAO -l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura- di Roma, centocinquanta studenti universitari provenienti da quaranta Paesi sono stati protagonisti di FAO Model 2015. P1070167w

L’evento è stato interamente organizzato dal MUN Academy, un’organizzazione no profit che si occupa di formazione giovanile, offrendo ai ragazzi un orientamento professionale attraverso seminari e manifestazioni.

FAO Model 2015 consiste in una simulazione in cui i ragazzi ricoprono il ruolo dei rappresentanti ONU.

Questo genere di simulazione è nato all’inizio degli anni Cinquanta, quando alcune classi dell’università di Harward pensarono che, per capire meglio il funzionamento dell’allora neonata Organizzazione delle Nazioni Unite, l’ideale fosse ricrearla e impersonare i suoi funzionari.

FAO Model 2015 ha ripreso l’idea di Harward, facendo sostenere ai partecipanti il ruolo di delegato di un paese membro della FAO, diverso da quello di provenienza.

Durante la cerimonia d’apertura di FAO Model 2015 sono intervenuti Neil Briscoe, rappresentante permanente del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord; Deborah Fulton, Segretario del Comitato sulla Sicurezza Alimentare Mondiale; Clara Velez-Faga, Amministratore Delegato in carica dell’Ufficio per la comunicazione aziendale; Vera Weill Hallé, Presidente dell’Organizzazione delle Donne per il Cambiamento in agricoltura e nelle risorse naturali; Mirko Montuori, Team Manager di FAO Model 2015, e infine Riccardo Mazzucchelli, Presidente di Mun Academy e organizzatore di FAO Model 2015.

FAO Model 2015 ha avuto come tema principale “The Zero Hunger Challenge: eliminare la fame, l’insicurezza alimentare e la malnutrizione per tutti”, un appello globale che il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon fece a Rio nel 2012, invitando i Paesi ONU a garantire un’alimentazione adeguata a ogni abitante. FAO_Model_Header_proposal_002

The Zero Hunger Challenge vuole raggiungere l’obiettivo attraverso cinque pilastri fondamentali che, seguiti da ogni Stato, permetterebbero di eliminare la fame nel mondo. Essi sono: l’eliminazione totale dello spreco di cibo; l’aumento del 100% della produttività dei piccoli proprietari; un’alimentazione adeguata per i bambini, affinché nessuno di essi diventi rachitico; la sostenibilità dei sistemi alimentari; l’accesso al 100% di ogni cittadino del mondo ad un adeguato cibo per tutto l’anno.

Partendo da queste direttive, i partecipanti a FAO Model 2015 hanno discusso e avantato soluzioni, come accade in una reale negoziazione delle Nazioni Unite. I ragazzi hanno negoziato fra loro come dei veri diplomatici, attraverso discorsi con cui hanno esposto rimedi per il problemo discusso, proposto alleanze con altri Paesi, e cercato di favorire lo Stato rappresentato.

Gli organi di governo oggetto della simulazione sono stati la Conferenza, cioè l’organo supremo formato dai paesi membri dellogola FAO, che si riunisce ogni due anni; il Comitato sulla sicurezza alimentare mondiale e il Comitato per le questioni costituzionali e giuridiche, che assistono nelle sedute l’organo direttivo della FAO, cioè il Consiglio dell’Organizzazione, formato da quarantanove stati membri con a capo un Presidente del Consiglio.

In questo modo si è cercato di seguire i fondamentali percorsi che si svolgono alla FAO e che hanno durata biennale.

E chissà che, con l’entusiasmo e l’energia delle nuove generazioni, la fame possa essere definitivamente sconfitta.

 

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