Hitchcock/Truffaut, il documentario per appassionati

Arriva Hitchcock/Truffaut, il documentario per appassionati

Le conversazioni tra il maestro del brivido Alfred Hitchcock e il regista francese finalmente in un documentario in uscita al cinema il 4, 5 e 6 aprile.

Il 13 agosto 1962 per molti è una data come tante ma per il cinema può considerarsi invece una data spartiacque, se non altro perché segna lo storico incontro tra François Truffaut, uno degli autori più amati del cinema francese, creatore della Nouvelle Vague e Alfred Hitchcock (quest’ultimo proprio nel giorno del suo 63esimo compleanno), il maestro del brivido.

Oggi, quella che è stata la più grande lezione di cinema di tutti i tempi, viene raccontata nel film Hitchcock/Truffaut di Kent Jones e del co-sceneggiatore Serge Toubiana (già ex direttore dei Cahiers du Cinéma, rivista nella quale si formò lo stesso Truffaut), presentato in anteprima italiana alla scorsa Festa del Cinema di Roma e distribuito da Cinema e Nexo Digital il 4, 5 e 6 aprile.

Hitchcock/TruffautL’autore dei Quattrocento colpi interroga provocatoriamente quello di Psycho. I due parlano di invenzioni visive, montaggio, taglio delle inquadrature, narrazione, piani sequenze. Ma non solo. L’intervista durerà una settimana durante la quale il celebre autore britannico condividerà con il suo giovane ammiratore i segreti del suo cinema, dunque dei più grandi capolavori della storia. Da quell’incontro nascono un’amicizia che dura per 20 anni e il libro culto Il cinema secondo Hitchcock (ediz. Saggiatore), in pratica la Bibbia dei cinefili.

La visione singolare di Hitchcock, mostrata grazie ad estratti dei suoi film, alle registrazioni originali dell’intervista, alle fotografie del tempo, alle lettere che i due si scambiarono, verrà rievocata e commentata da alcuni dei più grandi registi di oggi: Martin Scorsese, David Fincher, Arnaud Desplechin, Kiyoshi Kurosawa, Wes Anderson, James Gray, Olivier Assayas, Richard Linklater, Peter Bogdanovich e Paul Schrader.

Hitchcock/Truffaut è la storia di un critico che divenne regista (nel 1962, all’età di 30 anni, Truffaut aveva girato 3 film) e di un maestro del cinema all’apice della sua fama (Hitchcock stava finendo Gli Uccelli, il suo 48esimo lungometraggio). Ed è anche la storia di un appassionato réalisateur francese e di un regista inglese che era al centro di Hollywood e della complessità dei grandi Studios. Il loro dialogo è un confronto tra due idee molto diverse, quasi opposte, di cinema sia come arte che come industria, una caratteristica che lo rende mai banale.

L’obiettivo di François Truffaut era dimostrare ai critici americani che Hitchcock con le sue opere ha esercitato una grande influenza sul cinema mondiale offrendo una chiave di lettura incontrovertibile che sdoganasse, finalmente, la sua produzione da film di puro intrattenimento. Il tempo pare gli abbia dato ragione.

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