Andiamo oggi alla scoperta delle clematidi, rampicanti dalla indiscussa eleganza che rivestono pergole, muri, ringhiere e tronchi d’albero.
E’ da metà aprile in poi che gli ibridi di Clematidi (famiglia Ranuncolacee) a grandi fiori si ricoprono di spettacolari corolle semplici o doppie, che si sviluppano dai fusti legnosi dell’ anno precedente.
Ogni fiore misura da otto fino a venticinque centimetri di diametro, a seconda della varietà , rimanendo aperto circa due settimane; le tonalità spaziano dal viola, al blu, al rosa, al rosso fino al bianco, in molte sfaccettature anche variegate.
Ai fiori seguono poi caratteristici frutti alati e talvolta uncinati, dispersi dal vento.
Accostamenti classici sono con i rododendri e le rose, sarmentose o arbustive, accostando i colori delle une e delle altre a proprio piacere; si piantano nel tardo autunno.
Caratteristiche
Le clematidi sono piante rustiche, che tollerano sino a venti gradi sotto zero, ma soffrono le alte temperature: nelle zone con estati molto calde vanno piantate a mezz’ombra ed al Sud coltivate soltanto in montagna o collina.
Il terreno deve essere ricco, ben drenato, neutro tendente all’acido.
Le irrigazioni, meglio se distanziate ed abbondanti, intervenendo quando il terreno si asciuga, e di inverno, solo in caso di siccità prolungata; le piante in vaso nella stagione vegetativa vanno irrigate ogni giorno.
Le concimazioni debbono avvenire in gennaio-febbraio con letamino o con concime a lenta cessione per piante fiorite.
La moltiplicazione avviene quasi solo per talea, in primavera e dopo la fioritura, prelevando uno dei getti dell’anno appena spuntati, di circa un metro, e dividendolo in più porzioni, facendo attenzione che ognuna di esse, abbia almeno una coppia di foglie.
La radicazione avviene di norma in quattro o cinque settimane, e si possono rinvasare in contenitori più grossi, prima di mettere a dimora nell’ anno successivo, in terra o in vaso.
Infine la potatura , che si esegue tra dicembre e gennaio, tagliando tutti i fusti sopra una coppia di gemme, a ottanta centimetri da terra nel caso delle varietà più alte, e circa la metà nel caso delle clematidi compatte.