Roma Capitale dell’immobilità

Il sindaco Marino piange un buco da quasi 900 mln di euro e si vanta di aver dato a Roma una viabilità, o mobilità che dir si voglia, che tende alla perfezione. Intanto i cittadini e gli automobilisti soffrono una circolazione sempre più complessa. Senza contare i primi giorni in cui il limite di 30 chilometri orari su via Labicana fatto registrare multe per diverse migliaia di euro, grazie ad autovelox mal segnalati.

Non contento il neo sindaco della capitale rincara la dose e annuncia una nuova tappa del progetto mobilità su via dei Fori Imperiali. A Natale, quale periodo migliore, dovrebbe arrivare la pedonalizzazione totale dell’area che dovrà fare però i conti con il bilancio previsionale 2014.

L’obiettivo del primo cittadino dell’Urbe è quindi quello di trasformare l’intera zona in un’area pedonale. Per cui, anche i taxi e bus non potranno più accedervi. Su tutto pesa il ritardo della Metro C con i cantieri fermi ormai da tempo a causa dei fondi sbloccati.

Secondo quanto si è appreso la Giunta capitolina ha approvato una memoria che stabilisce l’iter per sbloccare i fondi da versare al “general contractor” della metro C, in modo che quest’ultimo riapra i cantieri della nuova linea. Un ritardo importante che, ovviamente non ricade sotto la direzione di Marino ma che sommato ad un piano mobilità che taglia arterie importanti della viabilità senza prevedere un potenziamento di mezzi pubblici, pesa molto sulla fotografia di una capitale che arranca rispetto alla media europea. Tra le altre cose, quando si parla della zona interessata, si punta tutto sul raggiungimento di luoghi di interesse culturale, un errore, almeno parziale. La zona interessata è luogo di un traffico commerciale che non va sottovalutato. Maggiori saranno le difficoltà correlate ad una facilità di accedervi maggiori saranno i disagi per i commercianti e gli impiegati che vi lavorano.

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