L’altro campionato. Roma comanda, Napoli e Fiorentina inseguono

Guida la classifica la Roma con 44 punti, secondo il Napoli con 42 e terza la fiorentina con 37. Niente paura, nessuna svista macroscopica o nessun pauroso abbaglio, sono solo le prime tre posizioni dell’ “altro” campionato. Ebbene si quest’anno ci sono due campionati. Uno è già stato vinto, l’altro potrebbe essere più interessante e regalarci maggiori emozioni.

La Juve ha una marcia, forse due, in più delle altre. In Europa (escludendo la cavalcata del Bayern in Bundesliga) non ci sono campionati più chiusi di quello italiano. Questo dato porta a fare essenzialmente due considerazioni. La prima è che la squadra costruita da Marotta e Paratici e affidata a Conte rappresenta un mix vincente che racchiude le diverse componenti necessarie per primeggiare. Giovani dalla forza e freschezza atletica, vecchia guardia di classe e carattere, buonissima qualità tecnica di tutta la rosa, forza mentale sempre ad altissimi livelli ed un condottiero sempre pronto a tenere la guardia alta. L’altra indica che il nostro campionato si sta livellando sempre più verso il basso e la qualità media delle squadre è inferiore agli anni passati. La Roma che sta facendo ottime cose ha acquistato Benatia, Strootman e Ljajic ma solo a fronte dei tantissimi milioni incassati dalle cessioni di Marquinhos, Lamela ed Osvaldo. Il Napoli ha speso parecchio nelle ultime due stagioni ma da Parigi gli sono stati recapitati circa 100 milioni di euro per le cessioni di Lavezzi e Cavani. La Fiorentina ha monetizzato al massimo le cessioni di Jovetic e Ljajic (circa 45 milioni per i due) per rendere ancora più competitiva la squadra con gli innesti di Rossi e Gomez. Quasi superfluo citare le situazioni economico/finanziarie/gestionali di Inter e Milan. Hanno lasciato Milano negli ultimi tre anni Eto’o, Motta, Snejider, T.Silva, Ibra, e tanti tanti altri. Coloro che sono arrivati per rimpiazzarli di certo non entreranno mai nella Hall of Fame del calcio mondiale. Ciò dimostra che i nostri club non possono fare a meno di vendere pezzi pregiati per abbassare il monte ingaggi e per finanziare nuovi acquisti. La Juve negli ultimi anni non ha ceduto pezzi da novanta e ha aggiunto di volta in volta giocatori importanti e funzionali al progetto. Per la dimensione europea occorre ancora qualche sforzo (soprattutto economico) ma per la nostra realtà basta ed avanza. La striscia record di undici vittorie consecutive può continuare. È difficile dire se è la Juve più forte della storia, io credo di no per la non alta credibilità delle avversarie e per il gap ancora evidente con le big europee, ma sono certo nel dire che questo è uno dei campionati più poveri tecnicamente dell’ultimo ventennio. Urge maggiore competitività complessiva dei nostri club altrimenti dovremo, per necessità, appassionarci solo all’ “altro” campionato, quello che quest’anno sta vincendo la Roma.

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