I curiosi casi di Joseph Minala & Co.

Dovrebbe essere camerunense, dovrebbe chiamarsi Minala e dovrebbe avere diciassette anni. Il condizionale è più che d’obbligo. Infatti riuscire a sapere con certezza assoluta i dati anagrafici di alcuni giocatori è impresa ardua, se non impossibile. Alla ribalta nei giorni scorsi è salito il caso di Joseph Minala.

Gioca nella primavera della Lazio e nell’ultimo derby Edy Reja lo ha aggregato alla prima squadra. Immaginerete quindi un brufoloso liceale diciottenne o giù di li ed invece basta imbattersi in una sua foto per far sorgere spontaneamente la domanda: “Ma Minala quanti anni ha?”. Il caso impazza sul web. Ecco a guardarlo sembra il fratello maggiore e “di colore” di Javier Zanetti , a suo fianco Toto Di Natale sembra un giovanotto e già ad ottobre, su un sito dei tifosi della Lazio, c’era chi lo chiamava “nonno di Onazi”o il “fratello di Nelson Mandela”.

Joseph Minala

Arrivato dall’Africa con un unico sogno, giocare in serie A, la storia di Joseph Minala è comune a tantissimi altri ragazzi che lasciano il Continente Nero per trovare gloria e fortuna nel calcio europeo. I documenti in suo possesso certificano il fatto che sia ancora minorenne, nato a Yaoundè il 24 agosto 1996 e lo stesso club biancoceleste non ha esitato a puntualizzare in maniera decisa e piccata preannunciando azioni legali nei confronti di chi continuerà a diffondere notizie lesive del buon nome della società e del calciatore. Questa storia ricorda la famosa vicenda di Eriberto-Luciano che per farsi ingaggiare dal Palmeiras si toglie poco più di tre anni (nato non nel gennaio 79 ma nel dicembre 75), poi in preda ai sensi di colpa decide di vuotare il sacco e svelare la vera data di nascita. Il caso di nebulose generazioni di carte d’identità avvolte nel mistero riguarda anche campioni del passato. Infatti sospetti, mai effettivamente verificati, si sono annidati sull’anagrafe di Weah, Martins e West, accusato dall’allora  presidente del Partizan Belgrado di avere avuto dodici anni in più di quelli dichiarati. Magari Minala non avrà 42 anni invece di 17, come riportano alcuni siti d’informazione africana, però il suo caso riporta all’attenzione un problema che rischia seriamente di rendere meno credibile il calcio giovanile e che soprattutto altera e mistifica le vere quotazioni di mercato dei giocatori. È pacifico infatti che a parità di valori tecnici e fisici un giocatore di 17 anni vale molto di più di uno di 27. La ricerca della verità anagrafica dei giocatori è fondamentale per evitare danni a chi è onesto o anche solo costretto ad esserlo.

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