Damon Albarn. La crisi di mezza età non esiste

A 23 anni dal primo disco dei Blur, dopo i tanti progetti, Damon Albarn “esordisce” con “Everyday Robots”.

In piena epopea britpop avevo 14 e avrei voluto essere Damon Albarn.

Qualche anno dopo avevo comprato la prima groovebox e ascoltavo i Gorillaz, ma ancora sognavo di essere come Damon.

Oggi con qualche velleità in meno e un po’ di anni in più vorrei essere ancora lui.

Un’ossessione? Forse si. Sicuramente tanta ammirazione.

Da teenager ne veneravo l’immagine, dopo l’arte e oggi la libertà.

Libertà artistica si intende.

Damon-albarn-everyday-robotsDopo i Blur per Damon ci sono stati i Gorillaz, Mali Music, The Good The Bad & The Queen e Rocket Juice. Quanti progetti, quante idee, quanta voglia di declinare la propria creatività in sfaccettature sempre diverse. Urgenza creativa a volte scambiata per egocentrismo, mania di grandezza e presunzione.

Oggi Damon più che come un megalomane appare come un artista maturo che dopo aver liberamente sperimentato ha ritrovato il suo equilibrio e la sua strada. Dopo tanti lavori sotto altrettanti moniker arriva il primo album omonimo.

23 anni dopo la pubblicazione del primo disco dei Blur (“Leisure”) e 11 dall’ultimo (“Think Thank”), Damon esordisce con “Everyday Robots”, prodotto dallo stesso Albarn e da Richard Russell ovvero il boss della label londinese XL. 12 tracce in cui si esplora il suo percorso artistico assaporando i diversi ingredienti che le precedenti esperienze gli hanno regalato. I cori gospel, le percussione tribali, i sintetizzatori, gli organetti, tutti elementi distintivi che hanno caratterizzato i diversi momenti del suo percorso artistico. I temi trattati sono quelli di sempre e raccontati anche con i Blur: l’alienazione della società moderna della title track, la solitudine di “Lonely Press Play”, il rapporto con le droghe di”You & Me”, l’amore di “The Selfish Giant”.

Il filo diretto con i Blur è sempre visibile, “Everyday Robots” è la naturale evoluzione del percorso iniziato nel 1997 con l’album omonimo.

Gran disco per uno degli artisti più importanti dei nostri tempi.
http://www.youtube.com/watch?v=CCUfitpIsW8

Tracklist

 1. Everyday Robots

2. Hostiles

3. Lonely Press Play

4. Mr. Tembo

5. Parakeet

6. The Selfish Giant

7. You and Me

8. Hollow Ponds

9. Seven High

10. Photographs (You Are Taking Now)

11. The History of a Cheating Heart

12. Heavy Seas of Love

DAMON ALBARN – EVERYDAY ROBOTS (XL RECORDINGS, 2014)

Voto: 8.5/10

 

 

Tag

  • blur
  • damon albarn
  • Everyday Robots
  • gorillaz

Potrebbe interessarti: