Carlo V viene eletto imperatore

Il 28 giugno 1519 Carlo d’Asburgo venne eletto Imperatore del Sacro Romano Impero e nel 1520 fu incoronato ad Aquisgrana divenendo Carlo V.

Carlo, a soli sedici anni, ereditò il trono d’Aragona, assumendo il nome di Carlo I. Per quanto riguarda il trono di Castiglia, la madre Giovanna era la vera erede ma, per via della sua infermità mentale, cedette i suoi poteri al figlio che concentrò quindi nelle sue mani tutta la Spagna. Carlo dovette recarsi in Austria per raccogliere anche l’eredità asburgica. Nel 1519, infatti, con la morte del nonno paterno Massimiliano I, Carlo, concorse per la successione imperiale. L’imperatore veniva eletto da sette elettori: i vescovi di Magonza, Colonia e Treviri, e i signori laici di Boemia, del Palatinato, Sassonia e Brandeburgo. Carlo risultò eletto con voto unanime e a soli diciannove anni ascese anche al trono d’Austria, entrando in possesso anche dell’eredità borgognona della nonna paterna. Nello stesso anno, precisamente il 28 giugno 1519, nella città di Francoforte, fu eletto Imperatore del Sacro Romano Impero. Carlo fu incoronato Imperatore dall’Arcivescovo di Colonia il 23 ottobre 1520 nella cattedrale di Aquisgrana. Come Imperatore del Sacro Romano Impero, assunse il nome di Carlo V. Nel dettaglio quindi i suoi possedimenti  comprendevano: l’eredità di Maria di Borgogna in suo possesso dal 1506 (i Paesi Bassi con i feudi delle Fiandre, dell’Olanda, del Lussemburgo) e la Franca Contea di Borgogna; l’eredità di Isabella di Castiglia dal 1516 (la Castiglia, la Navarra, Granada, le Asturie, il Messico, Cuba, Haiti, Porto Rico); l’eredità di Ferdinando d’Aragona dal 1516 (i Regni d’Aragona, Valencia e Maiorca nonché i Regni di Napoli, Sicilia e Sardegna); l’eredità di Massimiliano I d’Asburgo dal 1519 (l’Arciducato d’Austria) e dal 1519 come Imperatore ebbe il controllo degli stati che componevano il Sacro Romano Impero poiché erano suoi vassalli.

La scomparsa di tutta la discendenza maschile della dinastia castigliano-aragonese, unitamente alla scomparsa prematura del padre Filippo “il bello” ed alla infermità della madre Giovanna di Castiglia, fece sì che Carlo V, all’età di soli 19 anni, risultasse titolare di un impero talmente vasto da dire che sul suo regno non tramontava mai il sole. Nel 1518 Carlo finanziò l’impresa dell’esploratore Ferdinando Magellano. Come Imperatore si trovò di fronte il problema di Martin Lutero che incontrò alla dieta di Worms nell’aprile 1521. Fu Carlo V stesso a scrivere la dichiarazione che condannava Lutero.

Carlo poté accrescere i possedimenti oltre atlantici della corona di Spagna attraverso le conquiste operate da Hernán Cortés e Francisco Pizarro. Cortés sconfisse gli Aztechi e conquistò la Florida, Cuba, il Messico, il Guatemala, l’Honduras e lo Yucatan. Pizarro sconfisse l’Impero Inca e conquistò il Perù e il Cile.

Dal 1521 al 1529, Carlo V combatté due lunghe guerre contro la Francia per il possesso del Ducato di Milano e della Repubblica di Genova. Decisiva per la conclusione della prima fu la battaglia di Pavia nella quale,fu catturato il re Francesco I. Carlo uscì vittorioso in entrambi i conflitti. Nel corso della seconda guerra tra i due sovrani, nel 1527, si verificò il sacco di opera dei Lanzichenecchi che devastarono e saccheggiarono completamente la città. Carlo V prese le distanze dall’operato dei suoi mercenari.

Nel 1530 avvenne la sua incoronazione a Bologna da parte del Papa Clemente VII. Come Sovrano, attraverso l’imposizione della corona imperiale per mano del Pontefice, egli si sentì investito del compito di salvare l’unità della Chiesa Cristiana d’Occidente di fronte al luteranesimo. A tal fine, convocò la Dieta di Augusta, nella quale si confrontarono i luterani e i cattolici. Carlo V confermò l’Editto di Worms del 1521, cioè la scomunica per i luterani. Per tutta risposta i luterani, rappresentati dai cosiddetti “ordini riformati”, reagirono dando vita, nell’anno 1531, alla Lega di Smalcalda. Dopo anni di lotte decise di sottoscrivere con i Principi protestanti la Pace di Augusta, a seguito della quale si pervenne alla pacificazione religiosa in Germania, con l’entrata in vigore del principio cuius regio, eius religio, che sanciva che i sudditi di una regione dovevano professare la religione scelta dal loro reggente, segnando il riconoscimento ufficiale della nuova dottrina luterana. Questi avvenimenti indussero il nuovo Papa Paolo IV a stringere una solida alleanza con il Re di Francia in funzione anti-imperiale. Intanto per problemi di salute decise di abdicare. Il Principe Filippo, suo figlio, ormai governava sia sulla Spagna che sulle Fiandre oltre che nel Regno di Napoli e nel Ducato di Milano. Il matrimonio di Filippo con la Regina d’Inghilterra assicurava una salda alleanza antifrancese. Il fratello Ferdinando aveva acquistato potere in tutti i possedimenti asburgici. Morì il 21 settembre 1558, probabilmente di malaria, dopo tre settimane di agonia.

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