Pagellao dei mondiali n. tres. Top & Flop

Gironi finiti ai mondiali, si passa alla fase ad eliminazione diretta. Alcune grandi europee sono fuori, per prima l’Italia, floppissimo.

Top

Messi e Neymar

La coppia d’attacco del Barcellona ritrova la brillantezza persa nel finale di stagione e si erge come assoluta protagonista della rassegna intercontinentale. L’argentino mai troppo convincente con la casacca della nazionale, dopo un periodo di appannamento nell’ultimo scorcio di stagione, ritrova la sua straordinaria vena ed è a quota 4 reti in testa alla classifica cannonieri. A far compagnia all’argentino il baby fuoriclasse del Brasile, autore anch’egli di 4 gol, vero profeta in patria e trascinatore solitario dei verdeoro. Il popolo sudamericano li vede già sfidarsi in una finale da sogno.

Colombia

Chiude il girone a punteggio pieno, vola agli ottavi di finale  e lo fa esprimendo un ottimo gioco. Squadra imbottita di calciatori che militano in Italia e che hanno la qualità e l’esperienza giusta per poter superare anche l’insidioso Uruguay privato del cannibale Suarez. Dimostrazione che non servono 11 campioni strapagati per giocare bene, ma basta un buon allenatore, qualche giocatore di talento e tanta caparbietà.

Olanda e Belgio

I virtuosi stati dell’Europa centrosettentrionale chiudono il girone con 9 punti e con tante speranze per la prosecuzione del torneo. La formazione di Wilmots era già accreditata come la possibile sorpresa e non ha deluso le aspettative, gli Orange hanno messo in mostra un gioco spregiudicato finalizzato dalle stelle d’attacco.Hanno ancora parecchie cartucce da sparare.

Flop

Italia

Fallimento totale. Che non avessimo la squadra per trionfare vi era un forte presentimento, ma che si dovesse finire in questo modo con un tracollo tecnico e di nervi non era prevedibile e soprattutto auspicabile. Occorre ripartire dalle fondamenta, quindi dai vertici politici per passare alla guida tecnica e per finire nella scelta di giovani validi che vedano nella maglia azzurra il sogno di una vita. Quando si parte dal basso non si può che risalire. Anno Zero.

Capello

Quando la federazione russa scelse il mister friulano proponendogli un contratto faraonico di certo si sarebbe aspettata un risultato migliore ed invece l’ultimo baluardo del calcio italiano abbandona mestamente la rassegna nonostante il girone di qualificazione fosse tutt’altro che proibitivo. Non convincono  neanche le recriminazioni sugli errori arbitrali che avrebbero inficiato il cammino della squadra verso gli ottavi. Fare mea culpa sarebbe stato più onorevole.

Il calcio europeo

Il calcio del vecchio continente esce con le ossa rotte da questa prima fase. Grandi protagoniste alla vigilia si sono rivelate dei grossi bluff. La pattuglia europea partiva ai nastri di partenza con 13 squadre e superano la fase a gironi solo in 6. Una vera ecatombe. Fino ad ora è un mondiale a forti tinte americane infatti solo Honduras ed Ecuador non raggiungono gli ottavi. E delle 16 qualificate ben 8 rappresentano il continente nuovo. Il saccente, ricco e superbo calcio europeo fortemente ridimensionato.

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