Uccisione del magistrato Vittorio Occorsio

Il 10 luglio 1976 il terrorista di “Ordine Nuovo” Pierluigi Concutelli uccise il magistrato Vittorio Occorsio.

Vittorio Occorsio, si occupò della strage di Piazza Fontana e in qualità di procuratore interrogò l’attivista anarchico Pietro Valpreda. In seguito, durante gli anni di piombo, come Pubblico Ministero seguì vari processi ai danni di esponenti di “Ordine Nuovo”: organizzazione terroristica di estrema destra. Nel 1976 si interessò della vicenda che riguardava i legami tra la loggia massonica P2, il neofascismo e il Servizio Informazioni Forze Armate. Nello stesso anno, il 10 luglio fu colpito da una scarica di mitra mentre si trovava a bordo della sua auto nei pressi di casa sua a Roma. A sparare era stato Pierluigi Concutelli, il quale lasciò sul luogo dell’attentato un foglio con la rivendicazione dell’omicidio firmata dal “Movimento Politico Ordine Nuovo”. I mandanti non furono individuati, ma il processo si concluse con la condanna di Concutelli per omicidio. In memoria del Pubblico Ministero, gli è stato intitolata un’aula del Palazzo di Giustizia e il Parco di Villa Mercede a Roma. Lo Stato gli ha inoltre conferito la Medaglia d’oro al valore civile in ricordo della sua integrità professionale e del suo coraggio nel difendere le istituzioni democratiche italiane.

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