Tempo è innovazione

tempo

Banche del tempo, caffè del tempo, anche un social network, TimeRepublik, che permette lo scambio di tempo tra soggetti, sia esso in rete o fisicamente, in modo totalmente gratuito

Nel 2011 usciva il film “In Time”, con protagonisti Justin Timberlake e Amanda Seyfried. La trama racconta che nel mondo del 2169, il mercato non è più basato sul denaro, ma sul tempo di vita delle persone. Si paga attraverso il tempo che si ha a disposizione e una volta finito quello, si muore. Niente di così raccapricciante nel 2014, ma tante iniziative che vedono il tempo e lo scambio di tempo, protagonisti indiscussi del palcoscenico dell’attualità.

unnamed (16)Anti-Cafè, il bar del tempo. In Europa crescono le iniziative a tema tempo, e contagiano anche Roma Capitale. Nel 2014 è stato inaugurato il primo “bar del tempo” in via Veio 4/B, zona San Giovanni. L’”AntiCafé”, questo il nome scelto per il locale, “è uno spazio di studio, lavoro o tempo libero condiviso. Il funzionamento è molto semplice ed è basato sul tempo trascorso all’interno e non sul consumo di servizi: i clienti possono sfruttare una doppia linea Wi-Fi veloce, la stampante, lo scanner, la fotocopiatrice o il videoproiettore, così come libri, giornali, riviste e giochi da tavolo. Sempre compreso nella tariffa a tempo (4 euro la prima ora, 3 euro le successive, frazionabili) ci sono le consumazioni illimitate di caffetteria e l’accesso al buffet di snack dolci e salati e al frigo con le bevande fredde. Il funzionamento pratico è facilissimo: all’ingresso viene consegnata una tessera segnatempo che, una volta riconsegnata all’uscita, dice quanto tempo quel determinato cliente è rimasto nel locale”, racconta il direttore di Roma, Massimo Mallia, che ha gentilmente accettato di rispondere alle mie domande.

  1. Ho sentito molto parlare dell’AntiCafé, come è nata questa idea relazionata al tempo e non al consumo nel locale?

L’Italia in generale e la città di Roma in particolare non sono molto recettive alle novità, ma chiunque abbia trascorso anche un breve weekend in una capitale europea si sarà trovato a vedere locali particolari e a chiedersi il fatidico “ma perché in Italia queste cose non ci sono?”. La riflessione iniziale sull’apertura di uno spazio come AntiCafé è partita senz’altro da questo, cui poi è seguito in tempi più brevi la scoperta di un modello di business, appunto quello basato sul tempo, che in molte realtà europee funziona perfettamente. L’esistenza stessa e il successo degli Anticafé parigini ha fatto il resto, e oggi siamo ben contenti di questa decisione.

unnamed (13)

  1. Come hanno reagito gli italiani all’apertura di un locale molto particolare, con un nuovo approccio mentale?

Sicuramente con grande entusiasmo ma anche la curiosità è stata  un motore che ha spinto le persone a venire a passare del tempo da noi. L’essere un po’ diversi e inusuali ha portato tantissime persone a fare una capatina e difficilmente dopo essere stati all’Anticafé si rimane delusi, il nostro spazio finisce sempre per sorprendere tutti con qualcosa di inaspettato!

  1. Raccontatemi un po’ di voi, soprattutto in relazione a chi siete e al ricordo di come vi sentivate all’apertura del primo locale.

unnamed (5)I due proprietari si chiamano Daria e Vittorio, sono marito e moglie e hanno il merito di essere stati i primi a credere a questo progetto, anche di fronte ad alcune diffidenze che avrebbero frenato persone meno coraggiose e propositive. Oggi l’AntiCafé esiste, funziona e si attira molte simpatie, ma le perplessità sull’impatto di un modello così particolare sono state parecchie. Di sicuro quindi insieme all’entusiasmo e alla frenesia da “mille cose da pensare e così poco tempo per farle” c’è stata anche un filo di tensione, per fortuna sparita abbastanza in fretta quando il meccanismo ha cominciato a ingranare. Il resto dello staff è composto da Omar, che si occupa della comunicazione sotto tutti i punti di vista, che sia sui social o la gestione delle prenotazione. La cosa più carina è che lui, come un’altra membra del nostro staff, Carlotta, è stato prima di tutto un cliente: li abbiamo conosciuti e “catturati” una volta che erano già dentro! Ultimo, ma non meno importante, c’è Massimiliano, che insieme a Carlotta è in prima linea per coccolare e supportare i nostri clienti nelle loro attività.

  1. Un consiglio per tutti coloro che leggeranno e si incuriosiranno al “bar del tempo”, e uno per i giovani che cercano di creare una propria strada con idee originali e innovative.

Permettimi di sottolineare una cosa che ci preme molto: siamo anche, ma non solo, un bar. Abbiamo una serie di servizi in comune con un normale bar, ma tutto quello che ruota all’interno dell’AntiCafé va un po’ oltre i limiti di queste attività. Abbiamo attivato con grande successo una serie di corsi di lingua con insegnanti madrelingua senza costi aggiuntivi rispetto alla nostra tariffa standard, siamo apertissimi all’organizzazione e gestione di eventi o iniziative lanciate dai nostri clienti. Passare a trovarci significa scoprire un luogo pieno di vita e opportunità, in cui si va ben oltre al rapporto “negoziante-avventore”.

Per quanto riguarda i consigli, ne abbiamo due: il primo è di ricordarsi che un sogno può diventare realtà solo con tanto, tanto sacrificio e forza di volontà, soprattutto quando il settore è nuovo o l’iniziativa poco comune. Il secondo è frutto della nostra esperienza diretta: non fatevi abbattere dalle prime difficoltà o dai commenti della gente! Tutti gli innovatori hanno dovuto affrontare questa difficoltà e se si fossero fermati alle prime chiacchiere… sarebbero ancora “solo” dei sognatori!

La Banca del Tempo- Negli anni ottanta del XX secolo nascono in Gran Bretagna le Local Exchange Trading System, che si evolveranno nel tempo fino a diventare le attuali BdT. Rappresentano un’idea originale, una sorta di economia “alternativa” che viene immediatamente esportata in Francia, in Spagna, Sud America, in Olanda, Germania e nei paesi scandinavi. In Italia le prime si svilupparono intorno al 1988 in Emilia-Romagna. Oggi sono diffusissime su tutto il territorio nazionale: secondo gli ultimi dati raccolti, sarebbero circa 400.

Come funziona la BdT? Ciascun “socio” apre un proprio conto, come in una qualsiasi banca, solo che ad essere logo_associazione_nazionaledepositato è il proprio tempo, non il denaro. Ogni individuo mette a disposizione ore del suo tempo per prestare servizi o mettere al servizio degli altri particolari capacità che lo caratterizzano. Le attività depositate e scambiate alla Banca del Tempo sono differenti e varie: da lezioni di cucina,  ad accompagnamenti e ospitalità per bisognosi, dal baby sitting alla cura di piante e animali, dallo scambio, prestito o baratto di attrezzature varie alle ripetizioni scolastiche, dalle lezioni di italiano per stranieri a manutenzioni casalinghe e così via. Tutti gli scambi sono gratuiti ma è previsto un rimborso spese (per esempio, per i mezzi di trasporto o eventuali materiali utilizzati nel lavoro svolto) e una quota associativa, annuale, che varia da Banca a Banca.

unnamedTimeRepublik. Nel 2012 viene lanciata la banca del tempo digitale globale TimeRepublik, il cui obiettivo è quello di eliminare i limiti geografici delle banche del tempo tradizionali ed avvicinare i giovani a questo tipo di attività. Oggi è diventato un vero e proprio social network che permette agli iscritti il time sharing, lo scambio di favori e servizi basati sul tempo, sia sul piano digitale che su quello fisico. Al momento dell’iscrizione gli utenti devono geolocalizzarsi, questo permette a chi è fisicamente vicino lo scambio di attività fisiche reali, e  a chi non lo è lo scambio di servizi su  formato digitale in tutto il mondo. Tutti gli utenti possono mettere a disposizione un proprio talento, che va specificato al momento della registrazione del profilo online. La piattaforma è stata fondata da due soci italo svizzeri, Karim Varini e Gabriele Donati, manager di fondi hedge il primo, grafico e jazzista il secondo. A Gennaio 2014 la piattaforma aveva raggiunto i 10mila iscritti, provenienti da 80 Paesi diversi, ad un anno di distanza gli iscritti sono 50.000 e si sono aggiunti una ventina di paesi (soprattutto Italia e Svizzera, seguite da Brasile, Spagna, Francia e altre). Numeri modesti, ma in costante aumento. In media, le iscrizioni sulla banca del tempo globale crescono al ritmo di 30 al giorno.

Tag

  • banche del tempo
  • caffè del tempo
  • Tempo
  • time republik

Potrebbe interessarti: