James Taylor torna in Italia

james taylor

Ormai ci siamo,  è iniziato ufficialmente il conto alla rovescia per il tour italiano di James Taylor

In un’affollata conferenza stampa all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il 12 gennaio scorso, James Taylor ha presentato le sei tappe italiane. Il cantautore americano si esibirà nel prossimo aprile accompagnato da una band di otto elementi, tra cui spiccano i nomi Michael Landau alla chitarra, Jimmy Johnson al basso e il grande batterista Steve Gadd, noto ai più per aver lavorato con artisti del calibro di Eric Clapton, Bee Gees, Joe Cocker, Chick Corea e il nostro Pino Daniele. “Ho la fortuna di avere al mio fianco musicisti straordinari e di grande talento, e a loro devo gran parte del mio successo”, ha dichiarato l’artista.

James Taylor, oltre a farci ascoltare i suoi meravigliosi classici, ci presenterà alcuni inediti contenuti nell’album che uscirà tra maggio e giugno. Classe 1948, nella vita di James Taylor si sono alternati lunghi periodi di tossicodipendenza e depressione a periodi di ripresa e ricchezza artistica; la musica ha sempre rappresentato un punto fermo e gli ha regalato, nel corso della sua lunga carriera, 5 Grammy Awards, più di 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, 40 dischi d’oro, svariati dischi di platino e multiplatino e addirittura un posto sia nella nella Rock and Roll Hall of Fame che nella Songwriter’s Hall of Fame.

È di sicuro il massimo esponente del folk/country rock e uno dei più seguiti cantautori al mondo; maestro del fingerpicking (tecnica che consiste nel suonare la chitarra toccando le corde direttamente con le dita senza l’uso di plettri), ha creato un vero e proprio stile, voce e chitarra, essenziale ma raffinato, con cui va avanti da più di 40 anni senza mai essere uguale a se stesso; le sue canzoni sono uniche, senza tempo, fatte di testi profondi e poetici, di melodie che apparentemente sembrano minimali ma che in realtà nascondono armonie costruite ad hoc e arpeggi limpidi, a volte malinconici, ma mai banali, il tutto accompagnato da una voce dolce, sofisticata, morbida e sempre intonata.

james taylor 1

“E’ il maestro della melanconia, nonché il cantante più intonato che abbia mai sentito, anche dal vivo” dice di lui Sting e forse quello che lo ha reso speciale è proprio questo connubio di semplicità e freschezza, che ha fatto si che le sue canzoni riuscissero sempre a raggiungere tutti.

Il suo ultimo album di inediti “October Road” risale al 2002 perché, come lui stesso ha affermato, “ho sentito meno l’esigenza di esprimermi e ci sono cose che mi hanno un po’ distratto dal comporre”. Così ha portato in tournée lo stesso repertorio, impreziosito, perfezionato e spesso riarrangiato perché in fondo, ammette il cantante, il pubblico vuole ascoltare “Carolina on my mind”, “Something in the way she moves”, “Sweet baby James”, “Fire and Rain”, “Don’t let me be lonely tonight”, “Mexico” e la più famosa “You’ve got a friend”, il capolavoro scritto per lui da Carole King.

Taylor non nasconde il suo amore per l’Italia e si dice felicissimo di tornarci: “Ormai il mondo risponde alle regole dell’omologazione. Un posto vale l’altro. Solo qui in Italia trovo differenze spiccatissime di personalità fra una città e l’altra. Amo l’energia che qui sento nei miei concerti il pubblico italiano è il mio preferito al mondo”. Noi non vediamo l’ora di ascoltare un po’ di qualità musicale.

 

Le tappe Italiane del tour:

18 aprile – Torino, Auditorium Lingotto

19 aprile- Roma, Auditorium Parco della Musica

21 aprile- Firenze, ObiHall

22 aprile- Trieste, Politeama Rossetti

24 aprile- Padova, Gran Teatro Geox

25 aprile- Milano, Teatro degli Arcimboldi.

james taylor 2

 

Tag

  • James Taylor
  • musica

Potrebbe interessarti: