Glory, nel testo e nel sound la forza di una canzone

selma cover glory

Un Golden Globe e un Oscar come miglior canzone originale per il film Selma, la strada della libertà. Glory, cantata da John Legend e Common, ha stregato il mondo intero con la forza delle sue parole e della sua musica che affondano nella storia della musica “nera”

“Selma – La strada per la libertà” è un film coraggioso, difficile, forte e terribilmente pieno della ferocia che ha contraddistinto i fatti narrati: le marce da Selma a Montgomery di un gruppo di pacifici manifestanti afroamericani guidati da Martin Luther King che volevano “solamente” esercitare senza impedimenti il proprio diritto di voto.

Un film crudo il cui successo è dovuto alla concretezza della regista Ava DuVernay che è riuscita, per la prima volta, a mostrarci il lato intimo e umano di un Martin Luther King spesso sconfitto, arrabbiato, spaventato, innamorato della moglie e dei figli e soprattutto preoccupato per il futuro di quel popolo per cui non ha mai smesso di lottare.

In questo contesto narrativo si inserisce perfettamente la colonna sonora, fatta di brani black, r&b e gospel scelti ad hoc: dal soul di Otis Redding con la sua “Ole Man Trouble” alle chitarre blues di “House of the Rising Sun” di Duane Eddy e di “Alabama Blues” di J.B Lenoir fino ad arrivare alla bellezza del gospel. Davvero emozionante la scena in cui Martin Luther King in preda allo sconforto ha bisogno di sentire la voce di Dio nelle parole di “Take My Hand Precious Lord”, brano gospel che Mahalia Jackson (interpretata nel film dalla cantante e attrice Ledisi) gli canta a cappella attraverso un telefono.

Ad arricchire tanta bellezza l’inedito “Glory” scritto e interpretato da John Legend e Common, brano che si è aggiudicato un Golden Globe e un Oscar come migliore canzone originale. Nell’arrangiamento molto semplice e lineare si alternano e si uniscono anime musicali completamente diverse come l’hip-hop e il gospel. Ma ciò che rende questo brano una piccola perla è sicuramente il testo, tanto carico di rabbia quanto di speranza. Parole scritte per raccontare una storia di 50 anni fa che purtroppo continua a ripetersi nell’attualità, nei fatti di Ferguson e in tutti gli episodi di razzismo e discriminazione della polizia nei confronti degli afroamericani.

Non è la solita retorica ma un invito alla riflessione su quanto è stato fatto e su quanto ancora c’è da fare per sconfiggere il razzismo. Siamo ben consapevoli di quanto poco un film o una canzone possano fare in questo senso. La musica è uno dei tanti mezzi utilizzabili per raccontare il tempo in cui si vive e anche, vogliamo sperare, per smuovere qualche coscienza intorpidita, poiché in fondo come John Legend stesso ha affermato “Selma è attuale perché la lotta per la giustizia continua anche in questo momento”.
“Now the war is not over
Victory isn’t won
And we’ll fight on to the finish
Then when it’s all done
We’ll cry glory, oh glory”

john legend

Tag

  • award
  • glory
  • golden globe
  • john legend
  • miglior canzone
  • musica
  • openmag
  • oscar
  • premiazione

Potrebbe interessarti: