Escondido: il vulcano scoperto in Colombia

Durante un’esplorazione sulle Ande colombiane un gruppo di ricercatori ha scoperto un nuovo vulcano potenzialmente attivo

Gli è stato assegnato il nome di Escondido ed è l’ultimo vulcano scoperto pochi giorni fa a Caldas, uno dei 32 dipartimenti della Colombia. Escondido, che in spagnolo vuol dire nascosto, risulta essere senza ombra di dubbio il nome più appropriato, dovuto alla capacità del vulcano di essere riuscito a passare fino ad oggi del tutto inosservato.

La scoperta è stata effettuata durante un’esplorazione geologica e geotermica effettuata nei pressi delle Ande colombiane, dove un gruppo di ricercatori dell’Istituto della dinamica dei processi ambientali del Cnr (Idpa – Cnr) di Milano e del Servicio Geologico colombiano (Sgc) hanno portato alla luce una serie di depositi piroplastici, perfettamente conservati  di circa otto metri di spessore, che sin da subito hanno fatto supporre la presenza di un’attività esplosiva, dovuta a una struttura vulcanica mai rinvenuta fino ad ora.

Avvicinamento1L’area in cui è stato scoperto il vulcano era stata più volte dichiarata dagli esperti come non soggetta alla manifestazione di tali fenomeni, il che fa presumere, secondo Gianluca Norini, ricercatore dell’Idpa – Cnr, che nella zona il controllo esercitato dalle strutture tettoniche e la risalita di magmi dalla crosta risulterebbero essere di gran lunga più diffusi e insistenti di quanto si sia ipotizzato in passato. “Questo ritrovamento – ha aggiunto Norini – evidenzia come scoperte di questo tipo siano ancora possibili, con implicazioni relative alla corretta valutazione dei rischi naturali e al possibile utilizzo dell’energia geotermica associata alla risalita del magma nella crosta terrestre”.

A detta degli studiosi si tratterebbe di un vulcano relativamente giovane di circa 30mila anni, data in cui si farebbe risalire anche la sua ultima eruzione. Ora, secondo gli esperti, le possibilità che si verifichino nuovamente fenomeni di questo genere sarebbero quasi totalmente assenti, anche se, nonostante ciò, Escondido resta un vulcano potenzialmente attivo.

I risultati della ricerca sono stati presentati in anteprima durante la conferenza di vulcanologia, tenutasi a Querétaro, in Messico, con il duplice scopo di riscrivere le mappe del rischio della regione e di ampliare le conoscenze scientifiche relative alle dinamiche interne dell’intero pianeta, in modo da individuare e eventualmente arginare gli effetti che quest’ultime potrebbero apportare all’evoluzione dei fenomeni ambientali e allo svolgersi attività umane.

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