Tulipani di Seta Nera, il sociale nel Festival

Presentata oggi a Roma l’VIII edizione del Festival Internazionale del Film Corto. Proiezioni al via dal 25 aprile

Una tre giorni di proiezioni, incontri, tavole rotonde e mostre fotografiche che verteranno sul tema della diversità. La nuova edizione di Tulipani di Seta Nera: un sorriso diverso punta nuovamente i riflettori sull’emarginazione sociale, invitando giovani registi e attori all’ideazione di cortometraggi, documentari e videoclip musicali che esprimano e valorizzino la diversità in ogni sua forma.

Tante le novità di quest’anno. La più importante è stata annunciata da Roberto Nepote, direttore di Rai 4. I cortometraggi finalisti saranno trasmessi in terza serata sui canali Rai (Rai Movie, Rai Premium e Rai 4) fino alla vigilia del Festival. Un piacevole stravolgimento del palinsesto per diffondere i corti “diventati ormai dei piccoli capolavori”.

Svelata la giuria presieduta da Sara Iannone, alla sua terza edizione del Festival. “Quest’anno i corti hanno un comune denominatore: l’intrattenimento”, ha dichiarato Carlo Brancaleoni, vice-presidente della giuria, responsabile della selezione dei  14 finalisti. A essa il compito di decretare i vincitori per le sezioni miglior attore, miglior attrice, miglior documentario e migliori musiche. I partecipanti saranno giudicati da un parterre di tutto rispetto: dal direttore d’orchestra Vince Tempera allo sceneggiatore Giorgio Arlorio fino a Caterina D’Amico, Roan Johnson e Paola Minaccioni.

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 Tante le sezioni con le quali i giovani artisti si sono dovuti confrontare: dal “contributo delle donne nei ruoli di vertice” alla “capacità d’integrazione delle religioni” fino a quelle speciali “sorriso nell’infanzia” e “il valore del lavoro”. I vincitori di quest’ultime saranno rispettivamente premiati da Gianfranco Arnoletti, presidente CIFA onlus, che da oltre 35 anni si occupa di adozioni e cooperazioni internazionali, e da Franco Bettoni, presidente dell’AMNIL, associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro.

Svelati, quindi, i finalisti dell’edizione 2015 che si contenderanno il premio “Sorriso di VariEtà”, assegnato da una giuria di cinefili, universitari e allievi delle accademie di cinema e spettacolo. Ma questa non basta. A fare la differenza sarà  il gradimento della rete espresso attraverso il numero di visualizzazioni dei corti. Istituito per quest’edizione anche il premio per la distribuzione sul web e tramite apposita app per smartphone e tablet.

“Il nostro è un modo propositivo di occuparci di argomenti sociali che talvolta possono essere trattati  sfavorevolmente”, ha dichiarato Paola Tassone, autrice e ideatrice del Festival che prosegue: “Diamo loro un nuovo modo diDSC02796 esposizione privilegiando il mezzo cinematografico per la sua indiscussa capacità di raggiungere ampie fasce di pubblico”. E i numeri parlano chiaro. Sono 55 le richieste tra corti e documentari arrivate quest’anno al Festival. Un Festival pronto a indossare il suo vestito migliore grazie ai suoi presentatori Giancarlo Magalli e Metis Di Meo, insieme alla partecipazione di volti noti come Barbara De Rossi, Elena Sofia Ricci, Pupi Avati, Milena Vukotic e Vinicio Marchioni.

Il 25 e 26 aprile si parte, quindi, dalla Casa del Cinema, all’interno di Villa Borghese, con le proiezioni dei corti finalisti, prima della serata di gala e premiazioni del 27 aprile al teatro Greco, durante la quale verranno proiettati i 4 videoclip finalisti.

Un Festival diverso, a tratti anticonvenzionale. Che sfrutta la metafora del tulipano che resiste alle avversità. Nero come la parte meno visibile della società alla quale, non per questo, non sia permesso di sbocciare.

 A cura di Alessia Polimanti.

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