Un quartiere dormitorio, un edificio scolastico e tanta voglia di vivere e rilanciare il territorio. Nasce così, a Siracusa, la Casa dei Cittadini.
Un’estate particolarmente produttiva, quella siciliana, e non solo grazie al mare e al turismo. A Siracusa è nata infatti, negli scorsi giorni, la “Casa dei Cittadini”. Nella circoscrizione di Grottasanta il caldo non ha fermato il vento di innovazione sociale e la voglia di rinascita della Mazzarrona, periferia difficile, carente di servizi e area dormitorio all’interno del quartiere. Per questo il progetto GeniuSiracusa ha dato forma ad un’iniziativa partecipata volta alla rinascita, in questo caso soprattutto sociale, del territorio. “Puntiamo a offrire una realtà migliore a tante persone”, ha affermato – sottolineando l’importanza di ricucire il rapporto con il territorio – Valeria Troia, l’assessore siracusano ai Beni comuni.
Lavorare insieme per il quartiere, dunque, il punto di partenza per riprendere contatto con un territorio che si mescola con pochi ricordi della vita quotidiana dei suoi abitanti. Tra laboratori, sport, formazione, momenti di incontro e condivisione, la Casa dei cittadini si propone allora di raggiungere un interessato coinvolgimento dei residenti, soprattutto grazie al supporto di esperti, enti ed associazioni. Un lavoro di squadra, quello messo in campo per far nascere la Casa dei cittadini, che ha visto collaborare enti profit e non profit, pubblici e privati in una brillante sinergia che ha, finora, lasciato soddisfatta tutta la circoscrizione di Grottasanta guidata da Pamela La Mesa. La Presidente del Consiglio di quartiere ha infatti sottolineato come la mancanza di rivalità tra le diverse realtà coinvolte sia un segnale importante da cogliere “perché dimostra che quando c’ è la voglia di lavorare tutti insieme si possono fare cose importanti”. Oltre alla partecipazione dell’Università di Catania, la Casa dei cittadini dà spazio a società sportive come la Syrako e ad associazioni da sempre impegnate in attività di sostegno alla persona e solidarietà, come l’Auser. Tra le altre attività in programma, infatti, “il circolo Auser Siracusa partecipa con lo sportello Inform’Anziani per soddisfare i bisogni dei residenti ma anche per informare il resto della città, e con due laboratori (disegno e pittura, e sartoria) dedicati ai giovani e le donne del quartiere”.
Insomma, tante realtà a servizio di un solo, grande, obiettivo: fare della Casa dei cittadini un punto di riferimento all’interno della Mazzarruna. E quale luogo migliore di una “scuola” per dare la giusta carica di vita alla “casa”? Così, il centro di ascolto, servizi e il luogo destinato alla creatività e le idee di tutti i cittadini si inserisce nel plesso di via Algeri, dell’Istituto Comprensivo “S. Chindemi”. Una scelta sicuramente non affidata al caso, come ha spiegato il dirigente scolastico Pinella Giuffrida in un’intervista. “Non sono ancora molte le case del cittadino in Italia; questa che sorge nel quartiere Mazzarrona è la prima in Sicilia ed è la prima in Italia ad essere allocata in una scuola. Nasce per la sinergia di una volontà molto forte: la progettualità di tutti i docenti dell’Istituto Chindemi che ha voluto fortemente che la scuola del quartiere Mazzarrona diventasse per le famiglie un centro culturale polifunzionale capace di “accogliere”, di motivare, di proporre cultura ed atteggiamenti positivi di cittadinanza attiva.”
L’impegno richiesto ai residenti per la nascita della Casa dei Cittadini è stato dunque uno dei primi momenti di “cittadinanza attiva” necessario per poter portare avanti la scommessa. Una scommessa, che si gioca su un terreno importantissimo e si propone di ridare nuova vita a un quartiere in cui il rischio di degrado culturale e sociale è sempre più alto. Una scommessa, quella lanciata dalla Casa dei Cittadini a fine luglio (nel periodo più effervescente per la terra della Trinacria), in cui tanti hanno creduto e puntato.
