Oggi scopriamo una Venezia insolita: appena terminato il Carnevale 2017, è il momento di approfittare del periodo pre-pasquale di bassa stagione.
Città cara per antonomasia, a Venezia è possibile risparmiare qualcosa se si hanno alcuni accorgimenti, specie per quel che riguarda il mangiare fuori. E in questo periodo pre-pasquale la bassa stagione può aiutare a rimanere contenuti nei costi. Ecco allora qualche consiglio per visitare Venezia cercando di non alleggerire troppo le tasche.
Dove mangiare
Se ci si trova nel Sestiere di Cannaregio (ricordarsi che i Sestieri a Venezia indicano i quartieri), sosta d’obbligo a pranzo o a cena all’Osteria Cà d’Oro “Alla Vedova”: una insegna centenaria, con atmosfera retrò, pavimenti in graniglia, oggetti e stampe d’epoca, tavoli e travi in legno.
Famosissima per la sua cantina di pregio e le tipiche polpette di carne fritte, non sono da meno i “cicheti“, stuzzichini vari, specie le sarde in saor e le castrature, boccioli di carciofo viola.
A San Giacomo dell’Orio, bisogna essere fortunati ad accaparrarsi un posto all’Osteria la Zucca; ambiente piccolo, raffinato, con solo trentacinque coperti interni, e le pareti interne rivestite di rovere.
Pur non essendo ristorante per vegetariani, le verdure occupano sempre un posto speciale, e le primizie di stagione sono sempre impiegate per tortini e vellutate.
Luoghi da scoprire
Attrazione poco nota ma da non farsi sfuggire, a pochi minuti a piedi da Piazza San Marco, è la Scala del Palazzo Bovolo Contarini (Bovolo, in veneziano, indica la chiocciola), edificio-gioiello gotico costruito tra il tre ed il quattrocento.
Alta ventisei metri, è da poco riaperta alle visite al pubblico, tutti i giorni tranne il lunedì; dalla sommità si gode uno splendido panorama su tutta la città.
Altro luogo poco conosciuto di interesse è la Casa dei Tre Oci, alla Giudecca: eccezionale esempio di architettura veneziana del primo Novecento, ospita oggi un centro espositivo, dedicato in particolare alla fotografia.
Fino al 2 aprile 2017 è in programma “Artico, ultima frontiera”, che attraverso gli scatti in bianco e nero di maestri del reportage, illustra uno degli ultimi ambienti non sfruttati dall’uomo, ed i pericoli del riscaldamento globale; chiuso il martedì.
Il Carnevale
Ma Venezia è anche “il” Carnevale.
Facendo un rapido accenno a quello appena concluso, degna di nota è come tutti gli anni la chiusura del martedì grasso a Piazza San Marco, con lo “svolo del leon”: uno stendardo con l’ effige di un leone viene issato mediante carrucola e condotto in volo in cima al campanile di San Marco.
Nelle due settimane precedenti l’evento, tutta la città si veste a festa, ed è un vero piacere scovare in giro maschere d’epoca, che sono ben disposte mentre passeggiano per la laguna, ad essere immortalate da fotografi e turisti.
Infine, per rendere complete le nostre giornate in città, impossibile dimenticare di assaggiare lo Spritz, tipico cocktail veneziano di origine asburgica che qui si trova ovunque da sorseggiare, anche d’asporto, a pochi euro al bicchiere.
Uni dei migliori? Senza dubbio al Bar del Parlamento, verso il ponte delle Guglie, fuori dalle rotte classiche.