Mondiali: quando il calcio diventa un gioco da ragazze

Mondiali: quando il calcio diventa un gioco da ragazze

Nazionale femminile di calcio: una rivelazione che sta facendo tanto parlare di sé, e non solo per il 5-0 rifilato alla Jamaica nei mondiali di calcio in rosa!

Inizia l’avventura dei mondiali…

L’avventura di queste ragazze parte almeno un anno fa ma nessuno lo sa, visto che l’attenzione riservata spesso al calcio femminile è minima. Certo, la FIGC ultimamente si è impegnata parecchio per creare un’atmosfera migliore attorno a questo movimento e in parte c’è riuscita. Abbiamo delle buone squadre di Serie A e Serie B femminile, che sono lo specchio dei team maschili. C’è da dire che comunque, a livello europeo, arriviamo con parecchi anni di ritardo, ma non per questo dobbiamo farci scoraggiare. E ce lo hanno dimostrato queste ragazze.

Prime nel girone di qualificazione al mondiale e anche con un turno d’anticipo, battendo squadre che sulla carta dovevano essere migliori di noi. La Mister Bertolini però ha creduto nelle sue ragazze e ci ha regalato una squadra compatta e aggressiva, che si appresta a stupire in questi mondiali di Francia 2019. Qui è scattato subito il paragone con la selezione maschile, che aveva affrontato il proprio girone con sufficienza, finendo per giocarsi la qualificazione allo spareggio. Sappiamo bene come andò a finire: Italia fuori dai mondiali di Russia. E a causa di un autogol oltretutto!

Girone di ferro

Ma torniamo alle nostre ragazze che, nonostante siano qualificate ai mondiali, vengono sorteggiate nel girone insieme a: Australia, Brasile e Jamaica. Inutile dire che le prime due squadre sono date per favorite alla vittoria finale e l’Italia automaticamente spacciata. In Australia, le giocatrici hanno un contratto con la loro federazione che non permette loro di giocare in Italia, poiché il campionato è considerato scadente e anche le loro prestazioni ne risentirebbero. Il Brasile, ha dalla sua una giocatrice che sta intaccando addirittura il record di Klose per i gol segnati in una competizione internazionale.

Sorprese e piacevoli ricordi

Ma anche l’Italia ha i suoi assi nella manica, solo che nessuno li conosce, almeno fino a qualche giorno fa. Al debutto affrontiamo l’Australia, molto più esperta e molto più fisica di noi come squadra. Diciamo solo che finisce 2-0. Per l’Italia! Prima grande notizia è proprio questa vittoria, che ci regala i tre punti e la testa del girone assieme al Brasile, che nel frattempo ha battuto la Jamaica. Le reti sono entrambe di Barbara Bonansea, di cui vogliamo far notare l’ultima, che è già record: gol a al 90+4, quello più tardo in una partita di calcio femminile. Senza contare i ricordi che porta con sé il gol al novantesimo, in un mondiale, contro l’Australia, come Totti nel 2006.

Mondiali: quando il calcio diventa un gioco da ragazze
Girelli-Bonansea

E le sorprese non finiscono qui! Mentre l’Italia annienta la Jamaica grazie alle reti di Cristiana Girelli e Aurora Galli (tripletta per la prima e doppietta per la seconda), il Brasile viene battuto in rimonta dall’Australia. Questo vuol dire che le Azzurre sono prime a punteggio pieno nel girone e già qualificate agli ottavi di finale!

La battaglia fuori dal campo dei mondiali

E oltre alle avversarie e alle partite sul campo, ci sono altre sfide che le azzurre stanno vincendo. Quelle contro i pregiudizi e i pronostici, che ancora si rincorrono sui social. “E comunque, le donne ancora non capiscono il fuorigioco!”. “E lo chiamate calcio?!”. “Avete rotto con sto calcio femminile!”. Questi sono alcuni dei commenti che si trovano sul web. Eppure, per ognuno di essi, ce ne sono altri dieci, venti, che ricordano a queste persone che sanno solo attaccarsi agli stereotipi.

Persino la Rai si deve ricredere. Infatti, anche se le partite erano della nazionale maggiore, queste venivano trasmesse solo su Rai Due, una sorta di contentino. Questo ci fa capire qual è l’attenzione data dai media ad eventi del genere. E non solo perché donne, ma date già per spacciate, sono diventate invece la rivelazione del torneo, con addirittura tutto lo stadio che le incita. È servita la “manita” contro la Jamaica perché le Azzurre potessero approdare su Rai Uno, in quella che sarà l’ultima partita del girone contro il Brasile.

Oltre ad augurare un mondiale meraviglioso, che speriamo si concluda il più tardi possibile, vogliamo dire perciò grazie a queste ragazze. Grazie perché stanno sconfiggendo molti stereotipi attraverso le loro azioni. Grazie perché ci riempiono d’orgoglio. Grazie perché hanno fatto luce su una parte di questo sport che per troppo tempo è stata nell’ombra.

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