Vasco Rossi a Rai Radio2: “il tour sta finendo, ma continuerei ancora e ho capito che il mio senso di stare al mondo è quello di fare concerti e stare sul palco. Sono contento di finire a Salerno, è una città importante per me. Il mio pubblico? Siamo un popolo, una comunità, condividiamo il nostro essere stropicciati”.
Vasco Rossi, tornato negli stadi questa estate in un tour che si sta per chiudere a Salerno e che ha entusiasmato complessivamente più di 450.000 spettatori, ha concesso una intervista a Rai Radio2 (Radio Ufficiale di VascoLIVE23 con Radio Italia) in cui, interrogato da Gino Castaldo, ha parlato delle sue emozioni e sensazioni.
“Il tour sta finendo, ma continuerei ancora!”, ha esordito. “Però è giusto finire qua, a Salerno, questa è una città particolare per me, manco da quindici anni, venni spedito qui per fare il Militare nel 1978, feci i primi dieci giorni, che sono i peggiori. Poi fortunatamente hanno pensato che non ero adatto alla vita militare e mi hanno lasciato libero. Ho anche dei legami affettivi importanti con Salerno. Qui è nato mio figlio Davide, tutta la sua famiglia è salernitana, quindi mi sento salernitano anche io”.
Ancora Vasco Rossi: “Ogni volta che torno sul palco è una cosa unica. Il mio senso di stare al mondo è quello di fare dei concerti. La scaletta quest’anno poi è ricca, è stata molto gradita dal mio pubblico, anzi dal mio popolo. Siamo un gruppo di affini, una comunità, condividiamo questo rapporto con la vita, questo essere stropicciati. La cosa incredibile è che c’è un pubblico fatto da giovani di vent’anni completamente fuori di testa per le mie canzoni. Ad alcuni chiedo come fanno, certi rispondo che è stata la mamma, altri che è stato il nonno. Il nostro è un concerto straordinario, dal vivo non ce n’è per nessuno, abbiamo un gruppo di numeri uno”.