La Sostenibilità in Europa

Quando le idee rivoluzionano le comunità ed il mondo.

Il contesto

Fatta eccezione per quello in corso, negli ultimi anni c’è stata una crescita economica generale che ha portato enormi vantaggi soprattutto ai paesi più emergenti. L’espansione economica però può creare anche enormi svantaggi in termini di sostenibilità: mi sto riferendo alla deforestazione, all’inquinamento, all’emissione eccessiva di anidride carbonica, alle specie a rischio di estinzione e così via.

In Brasile ad esempio, tra incendi e disboscamenti favoriti dallo sfruttamento delle risorse, si sta verificando un vero e proprio assalto all’Amazzonia. Se non lo sapevate, questa foresta ospita circa il 10% della biodiversità mondiale e rappresenta quasi la totalità delle terre indigene attualmente presenti nello Stato.

Per questo motivo abbiamo trovato utile scoprire ed approfondire il tema della crescita sostenibile,  prendendo d’esempio i progetti già esistenti in Europa e vedendo se possono essere effettivamente adottati anche nella propria città.

Esempi di Sostenibilità: la Germania

Foto del distretto di Rhein-Hunsrück-Kreis dall’alto

Partiamo da Rhein-Hunsrück-Kreis, distretto tedesco a ovest da Francoforte, e di cui probabilmente non avrete mai sentito parlare. Ebbene, questa comunità è una delle più lungimiranti in tutto il mondo in quanto si è resa indipendente dai combustibili fossili e genera energia propria con le rinnovabili 100%.

E non è tutto! Ci si aspetta anzi che entro la fine di quest’anno di produrre il 230% dei suoi bisogni, esportando l’eccedenza verso le aree limitrofe attraverso la rete nazionale. Tale risultato è incredibile se si pensa che fino a pochi anni fa questa zona era caratterizzata da due grossi problemi, la popolazione che diminuiva e il debito pubblico.

Grazie all’affitto sui terreni degli impianti eolici, sono entrate nelle casse del distretto quantità ingenti di denaro, riducendo enormemente il deficit economico. Tali risorse sono successivamente state reinvestite per l’installazione di pannelli fotovoltaici, e per la creazione di reti locali di riscaldamento. Processi che hanno generato una moltitudine di nuovi posti di lavoro, il numero dei disoccupati nella zona infatti è diminuito (intorno al 3,4%).

Foto del paese di Wolfhagen dall’alto
WOLFHAGEN 

Esiste un’altra cittadina tedesca che ha addirittura alzato l’asticella ancora più in alto, con un piano di sviluppo di sostenibilità cominciato nel 2005.

Situata a sud ovest della Germania, Wolfhagen è esempio di come anche i piccoli comuni possono avere approcci innovativi su proprietà e investire nella decarbonizzazione, senza attendere le decisioni nazionali e sovranazionali.

Il primo passo per divenire interamente autosufficiente quanto a energia rinnovabile, è avvenuto con la decisione dell’amministrazione di far scadere il contratto di licenza alla società privata, e la rilevazione da parte del comune (in Germania è possibile).

Vista la carenza di risorse finanziarie, Wolfhagen ha realizzato una forma innovativa di “partecipazione cooperativa”. I cittadini sono così diventati comproprietari e co-beneficiari degli impianti, ma anche co-decisori sulle scelte riguardanti le reti elettriche. Un esperimento di democrazia elettrica che promuove l’uso di fonti rinnovabili direttamente dal popolo, il quale ha l’opportunità di contribuire al successo ecologico ed economico della propria città.

In Francia

Spostandoci alla Francia, quanti di voi conoscono o hanno sentito parlare della cittadina Romainville (a nord di Parigi)? Con i suoi 23 mila abitanti questa comunità è un altro esempio di virtuosità, innovazione e sostenibilità.

Tramite la raccolta dei rifiuti “ad aspirazione pneumatica”, innovativo sistema ideato in Svezia, sono stati sostituiti i tradizionali cassonetti della spazzatura. Sono state poste invece delle colonnine, che attraverso dei tubi sotterranei spediscono i rifiuti raccolti ad un centro di smistamento. Quello che può essere riciclato viene riciclato e il resto viene destinato a un inceneritore.

I vantaggi sono molteplici: il minimo utilizzo dei mezzi di trasporto; una minima presenza di rifiuti per le strade cittadine; e dei costi di gestione decisamente contenuti. Il sistema funziona H24 per tutti i giorni dell’anno ed è costato circa 8 milioni di euro.

Foto di un sistema di raccolta pneumatica.

La Finlandia – Helsinki

Anche Helsinki fa parte di quelle città che si sono distinte per la rivoluzione verde, specialmente per quanto riguarda il turismo. Think Sustainably è il progetto lanciato dalla città che avvicina le persone ad un approccio di vita più ecologico, e che fornisce tutti gli strumenti per vivere la capitale in modo sostenibile, suggerendo azioni pratiche per sposare la filosofia green del posto.

È un servizio decisamente semplice: basta scaricare l’app e cercare, in base alle proprie esigenze, l’argomento a cui si è interessati (ristorazione, trasporti, eventi, shopping,ecc..).

Tutto ciò rende accessibile rapidamente la ricerca di ristoranti a chilometro zero e bar biologici, o eco-hotel disponibili in città; la scelta dei mezzi di trasporto elettrici e il noleggio delle bici; e la conoscenza dei negozi di artigianato che usano materiali di riciclo.

Foto dell’App di Think Sustainably.

Ricapitoliamo

Le idee ed i progetti che abbiamo proposto sono solo degli spunti. La verità è che ce ne sarebbero ancora tantissimi di cui parlare e da approfondire, ma non serve essere ridondanti. Da questo punto si può aprire un ulteriore ricerca e approfondimento da parte di ognuno.

L’ultima riflessione con cui vorremmo lasciarvi ora è: che cosa accadrebbe se anche la vostra città si trasformasse in una comunità energetica, e venissero prese in esempio le stesse politiche ecologiche viste finora?

Ma soprattutto: devono essere le istituzioni a fare dei cambiamenti sostenibili o è compito di noi cittadini “farci sentire” affinché tali politiche vengano effettuate?

Se tutti questi esempi di sostenibilità venissero applicati in tutto il mondo, si innescherebbe un circolo virtuoso che farebbe bene alla terra, all’economia, e soprattutto a noi cittadini. Perché si, la Terra continuerà sempre a girare, può fare a meno di noi. Siamo noi che abbiamo bisogno di lei e che dobbiamo cambiare e salvarci!

a cura di Eric Sebastianutti

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