Nuove risposte a tante domande: lo sport entra in Costituzione

sport e costituzione

Alla domanda “che cos’è lo sport?” ognuno risponde a proprio modo, in base a come lo ha vissuto o a come lo vede. Nel frattempo, in Italia, registriamo una risposta importante da parte del Parlamento. Lo sport entra infatti in Costituzione.

E’ fine settembre quando il Parlamento italiano fa entrare lo sport nella nostra Costituzione. Un episodio bello e interessante, soprattutto se pensiamo che è stato approvato a larga maggioranza, ovvero, si è andati oltre alla maggioranza governativa.

Si tratta in realtà di una modifica all’articolo 33 della Carta, aggiungendo un nuovo ultimo comma, che recita: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.

Sport in Costituzione. Fra risposte vecchie e nuove

Non che questo tipo di valori non fossero già, di per sé, condivisi. Ciò che cambia è che adesso sono messi nero su bianco e non su una carta qualsiasi, ma su quella Costituzionale.

Diciamo che potremmo interpretare il tutto come un moderno “mens sana in corpore sano”, come volevano gli antichi romani. Un motto che, diciamocela tutta, noi italiani sembriamo aver perso di vista.

Eppure, ancora oggi “si predica bene e si razzola male”, come vuole un altro detto nostrano. Siamo infatti molto bravi a parlare di sport e ad abbinare ad esso valori positivi ma, nella pratica, lo facciamo per davvero?

Chi fa sport in Italia?

Un’altra bella domanda, con una non altrettanto bella risposta: sono solo il 33% gli italiani che praticano sport abitualmente e la maggior parte sono ragazzi e ragazze fra gli 11 e i 25 anni o comunque persone che vengono da quella che potrebbe essere la cosiddetta “classe medio-alta”, perché se lo può permettere.

Quindi lo sport ha un valore sociale, ma anche economico. E a questo punto sorge spontaneo porci un’altra domanda: dobbiamo forse allargare le maglie di una pratica sportiva sempre più sottomessa all’economia? Il discorso è molto più ampio, poiché ci sono i costi da considerare per dare il via all’attività, delle strutture e via dicendo, che ricadono sulle società e anche su chi, quello sport vorrebbe praticarlo.

E ancora, i giovani sportivi vengono spesso da famiglie sportive ma forse, anche in questo senso, l’educazione dovrebbe fare qualche passo avanti. Intanto certo è che, anche per espressa volontà del governo e del Parlamento, dopo aver inserito lo sport nella Costituzione, verranno prese anche misure più pratiche.

Sport e Istruzione

Di quali misure parliamo? Per esempio si andrà a normare l’annosa questione studenti-atleti che ancora oggi, in Italia, sono poco tutelati e si trovano spesso costretti a scegliere fra una o l’altra carriera.

In Italia sono troppi infatti i ragazzi e le ragazze che lasciano gli studi, pur non volendo, per inseguire la carriera sportiva. O, al contrario, che non se la sentono di correre i rischi del mondo dello sport pur avendo talento e quindi lasciano per proseguire nel percorso di studi.

Un altro intervento previsto (e qui si è già iniziato) è quello di istituire un insegnante di educazione motoria specializzato, sin dalle scuole elementari. Spesso infatti l’educazione motoria veniva relegata nel ramo delle materie scientifiche (chissà poi perché) e attuata ancor meno. Con un insegnante dedicato e specializzato invece, quell’ora alla settimana (anche se poco) verrà finalmente garantita ai nostri piccoli.

C’è poi addirittura chi si spinge più lontano, pensando ad un inserimento dello sport nelle scuole “all’americana”, ovvero: al mattino materie classiche, al pomeriggio sport e altre attività. Negli USA questo sistema ha garantito a diversi ragazzi di fare tutta la trafila nelle squadre scolastiche e arrivare in NBA, nelle squadre olimpiche di nuoto, atletica e via dicendo.

Per ora, tuttavia, quest’ultima soluzione in Italia non sarebbe attuabile. E soprattutto per via delle strutture: queste ultime sono infatti poche e, lì dove ci sono, non sempre sono adeguate.

Sport come medicina

Tra le altre risposte, altrettanto importante, troviamo la seguente: lo sport come trattamento medico. Questo aspetto già esiste, certo, ma verrà concretamente rafforzato. Banalmente insomma, una semplice “passeggiatina per schiarirci le idee” potrebbe essere migliore di una qualsiasi medicina.

Nuova prospettiva dunque, questa. Lo sport che ci permette di staccare la spina dai problemi, sfogare la nostra rabbia o anche solo prendere una boccata d’aria, che non fa mai male.

E allora se alla domanda “che cos’è lo sport?” non abbiamo dato una risposta, le soluzioni proposte e che speriamo vengano sempre più attuate sembrano essere tante. E tutte volte in un’unica direzione: rendere lo sport sempre più centrale nelle vite di ognuno.

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