Picchi di beneficenza. Iniziative di solidarietà nel cuore delle feste

Picchi di beneficenza. Iniziative di solidarietà nel cuore di Natale

Da poche settimane è finalmente iniziato il 2024, e con esso è terminato il periodo festivo che ci ha accompagnato per gran parte del mese di dicembre. Lo sguardo di noi tutti è rivolto verso il futuro, aspettando le gioie e le sfide che quest’anno ci riserverà. Tuttavia è il momento giusto anche per ripercorrere i nostri passi, soprattutto per rendersi conto di quanto le nostre azioni abbiano influenzato, nel bene e nel male, la società.

In un mondo stracolmo di povertà, dove non arriva la mano dello Stato arriva quella del Terzo settore. Come si evince, il ruolo del volontariato gioca un’importanza fondamentale nella società. Proprio per questo è giusto far conoscere, e lodare, le attività di beneficenza che spesso non ricevono il riconoscimento che meritano.

Un periodo ricco di beneficenza

Se dobbiamo pensare alle buone azioni, il mese appena concluso è un ottimo esempio di come con l’impegno si possano ottenere buoni risultati nel mutuo aiuto. Infatti dicembre è saturo di festività, durante le quali ci si sente più vicini al prossimo, specialmente ai meno fortunati. Le feste in questione, tra cui le più sentite L’Immacolata concezione, Natale e Santo Stefano, hanno tutte origine nella tradizione cristiana. Forse è anche questo il motivo di una maggiore generosità durante questo periodo. Quello che è certo è che il mese di dicembre è  in assoluto il periodo dell’anno in cui si promuovono più iniziative solidali.

Da chi vengono incentivate tali iniziative?

Durante questa breve lettura verranno analizzati alcune tra le tante attività messe a punto durante il periodo natalizio. Emergerà come i promotori delle iniziative non siano esclusivamente le associazioni di volontariato, come ci si aspetta, ma anche aziende profit.

Quando le tradizioni incontrano la necessità

Tra il 17 e il 27 dicembre, la start-up Planeat.eco ha distribuito “lasagne in sospeso” a Milano e Pavia ai cittadini in difficoltà economica. Questa start-up si occupa di combattere lo spreco di cibo, e durante il periodo scorso ha rivisitato l’antica usanza napoletana del “caffè sospeso” e di iniziative che partono da questo concetto.

Planeat.eco, in collaborazione con FoodForAll Charity, ha raccolto 7300 porzioni di lasagne e le ha donate presso la Caritas di Don Dario. La novità di quest’anno consiste nel poter abbinare al pasto donato un biglietto d’auguri in vista dell’imminente Natale.

Alla raccolta dei pasti caldi hanno partecipato sia privati che aziende. Ogni cittadino poteva lasciare sospesi un numero indefinito di lasagne, al costo di 3,20 euro ciascuna. Per le aziende il discorso era diverso: i pasti venivano comprati e sospesi a pacchetti. Il pacchetto più piccolo comprendeva 25 pasti, mentre il più grande ben 600.

Grazie a questa splendida iniziativa, migliaia di persone hanno donato una parte delle loro risorse per permettere a molti di vivere la magia del Natale. In fondo l’essenza del Natale risiede proprio nel donare e nel contribuire a far parte di qualcosa di più grande, e Planeat.eco ha rispettato in pieno questa definizione.

La beneficenza come unione di forze

Chiunque compia atti di beneficenza gioca a prescindere un ruolo fondamentale nella società. Come in tutte le cose, però, allearsi, unire mezzi e strumenti fa la differenza. Il caso appena trattato è un esempio chiaro di come la partnership tra aziende porti buoni risultati.  Durante il periodo natalizio ci sono stati tuttavia casi di beneficenza da parte di realtà diverse da quella delle aziende. Si parla cioè delle varie associazioni di volontariato che puntualmente si impegnano a garantire il maggior benessere possibile ai cittadini meno abbienti.

Fortunatamente sono tante le associazioni che si danno da fare in tal senso. Tra queste c’è sicuramente “L’Emporio della Solidarietà Bracciatese” di Sassari. Grazie a quest’iniziativa, nel cuore di Sassari, è stato ricreato un vero e proprio negozio. Attraverso un sistema di credito che si basa sullo stato familiare, le famiglie possono acquistare beni alimentari e non, scegliendo direttamente cosa prendere. Si tratta della prima iniziativa del genere in Sardegna. Ogni anno, poco prima di Natale, L’Emporio della Solidarietà organizza il “Miracolo di Natale“, una raccolta di generi alimentari per arricchire il negozio in vista delle feste. L’ultima edizione, la ventisettesima, ha visto la collaborazione dei volontari delle Acli provinciali di Sassari. Queste due associazioni hanno unito le loro forze per arrivare a un obiettivo che da sole forse non avrebbero raggiunto.

I volontari dell'emporio e delle Acli Sassari durante la raccolta di generi alimentari
“Il Miracolo di Natale”, l’iniziativa di beneficenza tenutasi nei centri commerciali sassaresi.

 

La collaborazione dell’Emporio e delle Acli provinciali dimostra come l’unione faccia la differenza. Certamente, quest’ultimo, è un dogma universalmente condivisibile, e a maggior ragione quando si parla di volontariato. Grazie al Miracolo di Natale, numerose famiglie hanno avuto la possibilità di preparare un cenone degno del giorno di Natale. Per regalare questa occasione è bastato poco, dunque l’auspicio è quello che sempre più associazioni si associno per ottenere grandi risultati!

Non solo associazioni di volontariato

Quando si pensa alla beneficenza saltano subito in mente le più famose organizzazioni di volontariato. Questo fenomeno è comprensibile, poiché tali organizzazioni offrono un aiuto fondamentale a molte cause. Tuttavia non sono le uniche a preoccuparsi della società: esistono aziende profit che puntualmente si impegnano nei problemi sociali.

Nel mondo di oggi, spesso le aziende profit non godono di una buona considerazione. Vengono additate come enti che ricercano un accumulo esagerato di denaro e null’altro, a fronte dell’inquinamento, sfruttamento e spreco che producono. Per fortuna non è sempre così: molte aziende, come il colosso del delivery Just Eat, compiono atti di beneficenza.

In particolare Just Eat, in collaborazione con la Caritas Ambrosiana, si è mobilitata a donare oltre 500 pasti alle famiglie in difficoltà. Il progetto che ha permesso queste attività è “Ristorante Solidale“. Nelle principali città italiane, molti dei ristoranti locali più famosi hanno offerto le proprie specialità grazie a questo progetto.

L’azione di Just Eat può essere considerata come la partecipazione delle aziende profit al benessere della società. Se la maggior parte delle aziende promuovesse anche solo un’attività del genere ogni anno i risultati sarebbero notevoli.

Un vantaggio per tutti

Le attività sopracitate hanno sicuramente contribuito a dare la possibilità a molti di passare le feste in serenità. Ma i benefici del volontariato non investono solo chi ne usufruisce: anche chi compie queste azioni si sente prontamente ripagato. Aiutare spontaneamente chi ne ha bisogno, infatti, depura lo spirito e fa sentire meglio a livello personale. Proprio per questo motivo, il volontariato è un ottimo modo per crescere individualmente e investire nella propria comunità.

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